Nome indiano per – ovviamente – una India Pale Ale brassata dalla Thornbridge. Jaipur,
ovvero la città “rosa”, per il colore predominante dei suoi edifici;
capitale dell’omonimo distretto, più di tre milioni di abitanti, famosa
per il Palazzo dei Venti, un antico osservatorio dal quale le donne di
corte potevano osservare la vita della città. La sua splendida facciata
in pietra arenaria rosa, è caratterizzata da un migliaio tra finestre e
nicchie. Ritornando alla birra, si presenta di colore giallo pallido,
velato; la schiuma bianca, molto persistente, è fine e cremosa. Molto
elegante e fruttato il naso, con sentori di arancio, mandarino e pesca
bianca. Si tratta di una IPA abbastanza snella, che non vuole mostrare i
muscoli ma preferisce seguire la strada della facilità di bevuta.
Medio-leggero il corpo, corretta la carbonazione, watery la consistenza.
In bocca c’è un grande equilibrio e pulizia di tutte le componenti:
malto (crosta di pane), agrumi dolci e “sciropposi” bilanciati da note
amaricanti di scorza d’agrumi. Molto secca, pulisce bene il palato ed
invoglia subito il sorso successivo; finisce lasciando un retrogusto
amaro abbastanza delicato, caratterizzato da note vegetali e di scorza
di pompelmo. IPA molto ben fatta, pulita, profumata, bilanciata e
gustosa. C’è tutto quello che serve. Formato: 50 cl., alc. 5.9%
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