domenica 26 aprile 2009

Rileggere Malthus

Riporto un post sull'economia molto interessante:


Fonte: http://mercatoliberonews.blogspot.com/2009/04/rileggere-malthus.html


La tracimazione secondo Malthus

created by Luca Pardi



Anni fa, subito dopo essermi confrontato per la prima volta con l'angoscioso, ma intellettualmente stimolante, problema del picco del petrolio, tornai a leggere "i Limiti dello Sviluppo".

Il famoso rapporto che il gruppo di dinamica dei sistemi del MIT aveva scritto per il Club di Roma, all'inizio degli anni settanta. Fu molto sorprendente scoprire che la massa delle critiche mosse a tale opera non fossero affatto supportate da considerazioni razionali, ma piuttosto dal desiderio di distruggere l'idea stessa dell'esistenza di limiti fisici alla crescita economica. Sulla leggenda degli errori del Club di Roma Ugo Bardi ha scritto due articoli scaricabili dal sito di ASPO-Italia [1] che rendono ragione al lavoro del gruppo di Donella Meadows ed al Club di Roma.
Una delle accuse rivolte al Club di Roma è quella di avere un'impostazione maltusiana, anzi di essere il capostipite della nuova ideologia neo-maltusiana. Le mie conoscenze della principale opera di Malthus: il "Saggio sui principi di popolazione" si basava allora, e fino a pochi giorni fa, alla lettura di brani antologici reperibili in rete. Deciso a lanciare l'idea di un "Malthus day", sulla falsariga del "Darwin day", con il fine di propugnare una "maggiore" attenzione al problema della sovrappopolazione umana del pianeta, mi sono affrettato a scusarmi per la scelta di un personaggio tanto controverso, argomentando che ciò che contava nella scelta non era l'intero apparato teorico filosofico del nostro, ma il fatto che Malthus era stato il primo a sollevare il problema del rapporto fra crescita demografica e disponibilità delle risorse terrestri, influenzando, con questa fondamentale scoperta, economisti, ecologi e più in generale naturalisti, certo non ultimo fra questi ultimi Charles Darwin.[2]
Poi ho deciso di tornare alla fonte, ho letto il Saggio. [3] Non si può certo dire che non sia datato. Fu pubblicato nel 1798 all'indomani della fase più violenta della Rivoluzione Francese. E' in parte un pamphlet polemico basato sull'attualità di allora e il primo obbiettivo della polemica sono i progressisti, cioè coloro che pensavano possibile una continua perfettibilità della società umana e perfino dell'uomo, fino a pensare, con l'anarchico Godwin, un raggiungimento dell'immortalità in terra. Non è propriamente un testo di demografia, ma piuttosto un testo di filosofia sociale. Vi sono molte parti che appaiono l'espressione di un conservatorismo da ancien regime e opinioni sul rapporto uomo-donna che oggi appaiono inaccettabili. Ma tenuto conto dei due secoli di modernità trascorsi da allora, viste le non brillantissime vicende delle rivoluzioni e delle restaurazioni dei secoli diciannovesimo e ventesimo, mi sento di associare Malthus al destino delle Cassandre che hanno ragione, ma vengono maledette per il solo fatto di indicare un problema vero.
Il problema vero, allora come oggi, non è solo l'organizzazione della società, ma la prolificità umana che ha portato questo straordinario primate a popolare ogni possibile nicchia ecologica a partire dalla culla di origine. L'organizzazione della società umana è certamente importante per il modo in cui le emergenze della sovrappopolazione vengono affrontate. Ma non è da ricercare nella struttura socioeconomica la causa dell'exploit ecologico di Homo Sapiens dalla condizione di "Scimmia nuda" a dominatore assoluto del pianeta. Il successo di Homo Sapiens è stato continuo e graduale per millenni. La crescita della popolazione umana è stata lenta e costante con pochissime inversioni, come quella corrispondente ai decenni della peste nera intorno alla metà del XIV secolo, con un tasso di crescita inferiore allo 0,1 %. L'intera storia biologica umana fino al 1800 circa è stata necessaria per raggiungere una popolazione di 1 miliardo di individui. Poi la crescita ha preso il ritmo vertiginoso che tutti conosciamo, ma che non tutti riconoscono come problema, e solo dopo gli anni 80' il tasso globale ha iniziato lentamente a declinare restando comunque positivo, fatto che assicura una crescita della popolazione globale di 75 milioni di individui ogni anno.
Nei millenni precedenti all'era industriale, la specie viveva con il solo apporto dell'energia solare: quella accumulata nel cibo e nel legno, l'energia idraulica dei corsi d'acqua sfruttata nei mulini, o quella del vento sfruttata nei mulini a vento o con le vele per la navigazione, e infine l'energia animale che dipendeva comunque dall'energia del sole per il mantenimento. In queste condizioni ogni tendenza alla crescita di una popolazione oltre il limite di ricostituzione delle risorse rinnovabili sfruttate nell'ecosistema, cioè quello che si definisce superamento della capacità di carico dell'ecosistema, veniva regolata dalla carestia e dalle malattie. Le guerre potevano essere un effetto della scarsità e causare a loro volta, in un classico ciclo retroazione positiva, ancora più carestie e malattie.
Nel suo Saggio Malthus si confrontava con questa realtà ineluttabile proprio nel momento in cui l'uomo stava scoprendo, con il carbone prima e con petrolio e gas successivamente, una riserva di energia solare accumulata in milioni di anni, estremamente vantaggiosa e immediatamente disponibile. Nei due secoli che seguirono la pubblicazione del Saggio l'uso di questa riserva di energia ha moltiplicato la capacità di carico del pianeta, permettendo l'osservato aumento esponenziale della popolazione umana. E, incidentalmente, smentendo Malthus.
E' indubbio che la scoperta dei combustibili fossili abbia molti risvolti positivi, essa ha infatti permesso uno straordinario balzo scientifico e tecnologico all'umanità. Ma non ha né eliminato, né attenuato la fame, la miseria e le ingiustizie. Ha spostato gran parte della miseria, o almeno la sua parte più insopportabile, dai suburbi industriali dell'Europa dell'800, alle favelas e alle bidonville del terzo e quarto mondo.
Malthus non ha avuto torto, è stato semplicemente temporaneamente smentito. Rileggere oggi Malthus significa misurarsi con il problema del limite fisico del pianeta e riconoscere che, al di là delle critiche giuste e ingiuste, il suo nome è per sempre legato al riconoscimento del problema creato dalla crescita della popolazione umana in rapporto alle risorse della terra.
Cosa è cambiato oggi a due secoli dal Saggio? Una cosa fondamentale è cambiata, esiste un insieme di tecnologie molto semplici e perciò facili da usare, i metodi anticoncezionali, che messi a disposizione della popolazione femminile insieme agli strumenti culturali per usarli, la cosiddetta educazione alla salute sessuale e riproduttiva, potrebbero rapidamente far convergere il numero di nati per donna ad un livello (diciamo, temporaneamente leggermente al di sotto del valore di rimpiazzo di 2 figli per donna) tale da iniziare la lenta marcia di rientro dolce della popolazione entro limiti sostenibili. Tale marcia non sarebbe, come molti dicono, una iattura, ma una delle poche cose sensate da promuovere con urgenza.
La promessa di una futura transizione demografica delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, come quella osservata in tutti i paesi della vecchia Europa, appare come una delle tante leggende contemporanee. Sappiamo bene che se la popolazione continuerà a crescere non ci sarà alcuna possibilità di sviluppo per nessuno, ma solo un collasso catastrofico. D'altra parte il temuto invecchiamento delle società appare come una benedizione in una fase storica nella quale la tipica aggressività giovanile, adatta alle fasi di colonizzazione, deve lasciar spazio alla saggezza e alla collaborazione, senza le quali i tempi duri che verranno saranno tempi di guerra.
L'obbiezione secondo cui non si possa contrastare lo slancio riproduttivo è infine quella più facile da smentire come ha fatto Robert Engelman nel suo libro More [4]. La realtà infatti dimostra che, quasi ovunque nel mondo, le donne conoscono le potenzialità dei metodi anticoncezionali e sono desiderose di poterli utilizzare non per non fare più figli, ma per avere un controllo sulla propria fertilità. Un diritto per il quale varrebbe la pena di combattere a prescindere dai suoi benefici effetti ecologici.
La sorpresa di scoprire che Malthus aveva molte più ragioni che torti è stata un altro colpo alle certezze accumulate nel corso della mia educazione. Non si deve mai essere troppo convinti di quello che si pensa, perché spesso non si pensa con il proprio cervello anche quando siamo convinti di farlo.


[1] Ugo Bardi, La maledizione di Cassandra, giugno 2005, http://www.aspoitalia.it/archivio-articoli/35-cassandra e L'effetto Necronomicon e i Limiti dello sviluppo. Ottobre 2005. http://www.aspoitalia.it/archivio-articoli/60-quelli-che-gli-dei-vogliono-distruggere-prima-li-fanno-impazzire.

[2] Luca Pardi, Perché un Malthus day? Febbraio 2009.
http://malthusday.blogspot.com/2009/02/perche-un-malthus-day.html

[3] T. R. Malthus, Saggio sul principio di popolazione, Piccola Biblioteca Einaudi Testi, Giulio Einaudi Ed. 1977, Torino.

[4] Robert Engelman, More: Population, Nature and what women want
http://www.worldwatch.org/node/5636.

Etichette: ,


# posted by Frank Galvagno : 12:19 AM 12 comments links to this post




http://aspoitalia.blogspot.com/2009/04/rileggere-malthus.html#links

sabato 18 aprile 2009

La struttura Delta

Riporto un post tratto dal seguente link http://www.byoblu.com/post/2009/04/16/San-Tommaso-aveva-ragione!.aspx


Ogni decisione che prendiamo dipende da ciò che sappiamo. Quello che sappiamo si basa sulle informazioni che abbiamo. L'informazione ha smesso di essere diretta molto tempo fa. L'informazione è mediata. I media sono una lente deformante che concentra l'attenzione sulle notizie. Alcune vengono nascoste. Alcune esaltate. Spesso vengono storpiate. Chi controlla l'informazione, controlla le nostre decisioni. Chi controlla le nostre decisioni, controlla il mondo.

Una volta era più semplice. Ciò che accadeva nelle tribù, nei villaggi, nei feudi non aveva bisogno di giornalisti per essere raccontato. Tra la fonte e l'informazione c'era una corrispondenza diretta che non lasciava spazio alle strumentalizzazione. Oggi non sappiamo più niente. Crediamo di sapere. In realtà conosciamo solo illusioni, prodotti finali frutto di reinterpretazioni a cascata che orientano il senso delle cose. San Tommaso aveva ragione. Aveva capito tutto. Aveva capito che se voleva essere sicuro di qualcosa, doveva metterci il naso. Poi l'hanno convinto a credere. Senza riflettere. E l'hanno fregato.

La televisione americana è stata pensata per rivolgersi a un pubblico di dodicenni. E noi dietro. Fate fatica a crederci? Guardatevi un qualsiasi estratto di una puntata del Grande Fratello. Vedrete uomini e donne comportarsi come preadolescenti sotto l'effetto di psicotici. L'educazione non è un'attività racchiusa tra le pareti di un'aula scolastica. Tutto ciò che vediamo ed ascoltiamo ci educa. Quando le immagini non erano ancora scollegate dal fluire del contesto reale, eravamo educati alla vita dalla vita stessa. Guardavamo il mondo davanti ai nostri occhi per come era, e imparavamo. Oggi guardiamo il mondo per come viene rappresentato. E impariamo non ciò che è ma ciò che appare. Ma l'apparenza inganna. E' il mito della caverna di Platone.

Non fate guardare la televisione ai vostri figli. Non guardatela neppure voi. Togliete alla struttura delta il più grande strumento di ipnosi collettiva mai concepito a memoria d'uomo.

«La realtà è che in questo Paese ha operato e probabilmente sta operando da anni una vera e propria intelligence privata dell'informazione che non ha uguali in Occidente, un misto di titanismo primitivo e modernità, come spesso accade nelle tentazioni berlusconiane. Potremmo chiamarla, da Conrad, "struttura delta". Un'interposizione arbitraria e sofisticatissima, onnipotente perché occulta come la P2, capace di realizzare un'azione di "spin" su scala spettacolare, offuscando le notizie sgradite, enfatizzando quelle favorevoli, ruotando la giornata nel senso positivo per il Cavaliere.» [Ezio Mauro - La Struttura Delta - La Repubblica - 22 novembre 2007]

Non comprate televisori. Non fatevi ingannare dalle pareti dei centri commerciali addobbate di monitor LCD sgargianti e luminosi, dalle caratteristiche tecniche di schermi al plasma sempre più definiti e piatti. Farete un mutuo per acquistarli e non potranno mai mostrarvi quello che non viene trasmesso. Pagare per essere manipolati è il colmo.

Comprate e regalate computer, connessioni alla rete, create consapevolezza. Risvegliate tutti.

giovedì 16 aprile 2009

Del senno di poi son piene le fosse



Del senno di poi son piene le fosse... ma non questa volta; riporto una conversazione su Facebook del 15.4.2009 poi vedremo come andra'....

mercoledì 15 aprile 2009

Un po' di previsioni... del tempo

Sono alcune settimane che non mi dedico a “previsioni” pertanto vedro’ di farmi del male:

1) Tra meno di due mesi si va a votare: sarebbe ora che gli italiani abbandonassero l'idea di votare un partito come fosse una tifoseria per una squadra di calcio, ed iniziassero a pensare a chi può fare qualcosa per il futuro dei propri figli!

Credo che sara’ l’ennesimo trionfo del PDL e l’ennesimo crollo del PD.
Stabili Lega Nord e Udc mentre sara’ confermato l’ipotizzato successo a 2 cifre per IDV

Per farmi del male fino in fondo ipotizzo anche percentuali (alle europee):

PDL 44-46%
PD 28-30%
IDV 11-12%
LEGA NORD 8-9%
UDC 7-8%


2) Altre previsioni…. Ora di carattere economico:

a meta’/fine settembre 2009 lo Stato non avra’ piu’ disponibilita’ della Cassa Integrazione Guadagni pertanto avremo 2 o 3 milioni di persone a casa senza stipendio.
Entro giugno 2010 lo stato Italia fallira’ (assieme a Spagna, Irlanda, Polonia, Austria e Grecia) ed a quel punto sara’ veramente dura per tutti!!!


3) Leggendo da varie fonti in rete appuriamo alcune cose:

• trovata nano-termite tra le polveri del World Trade Center (sempre piu’ confermata l’ipotesi di crollo controllato)
• e’ possibile generare terremoti tramite l’emissione a distanza di onde elettromagnetiche.
Quindi attenzione a tutto.... ormai non si puo' piu' dare nulla per scontato.

domenica 5 aprile 2009

Il Nuovo Ordine Mondiale



Riporto un bella conversazione su facebook molto chiara su come si muove il mondo....

(ogni tanto su facebook ci sono anche conversazioni diverse da cavolate:-) )

mercoledì 1 aprile 2009

Il Teatrino del Parlamento

Negli ultimi anni sto sempre piu' consolidando una visione particolare della politica (sia nazionale che internazionale): tutto si basa sulla stegocrazia cioe' l'ordine mondiale dei "grandi" che governa il mondo a suo piacimento e tutti gli scontri tra opposte fazioni politiche non sono nient'altro che un teatrino per convincere la popolazione che la "politica" sia qualcosa di vero.
Da noi in Italia poi il "teatrino" e' piu' triste ed imbarazzante che da altre parti.
Gia' esaminando la recente "opposizione" tra PD e PDL abbiamo notato rapporti trasversali in diversi interessi economico/finanziari e la medesima intenzione a tenere il tutto ben occultato ed esente da giudizi dell'opinione pubblica e della magistratura (vedi i magistrati Forleo e De Magistris per non parlare poi del problema decennale dei rifiuti della Campania, del foglietto con il suggerimento della risposta da parte di un "PDino" ad un "PDLino" alla trasmissione Omnibus di LA7, etc. etc.).

La cosa ancor piu' imbarazzante e' il rapporto con la politica che hanno gli italiani: l'italiano e' sostanzialmente un "tifoso". Si arrocca dietro ad un simbolo di un partito e vi rimane dietro fino alla morte anche se questo simbolo rappresenta disonesta', mafia o quanto di peggio vi possa essere.

La politica per me ha una visione diversa dagli standard: esce dalle suddivisioni sinistra e destra e si deve basare sui programmi.
I cittadini devono scegliere il gruppo secondo il programma politico e poi valutano se è stato realizzato alle elezioni successive.
No a 1000 partiti ma due schieramenti non uniti da 'valori' (chiamiamoli così) di 60 anni fa, ma da progetti politici e sociali.
I valori li devono avere i cittadini dentro di se: onestà, democrazia, giustizia, lealtà, etc.

Ma siamo molto lontani da tutto cio; la politica in Italia è formata da cittadini che fanno il tifo per un partito ma non sanno niente del proprio paese e nemmeno gli interessa partecipare attivamente alla vita sociale per migliorarlo.

Ed un popolo che non conosce la propria storia è un popolo senza futuro (come diceva Indro Montanelli).