martedì 18 agosto 2009

Paolo... Attivissimo!!! Beh forse no!

Dal Blog sulle Scie Chimiche di Paolo Attivissimo attingo le seguenti 10 righe:

"Perché questo blog?
Perché è un investimento necessario per evitare che questa scemenza si diffonda maggiormente.
Il problema non è tanto lo sciachimismo in sé, quanto l'antiscienza sempre più diffusa (cancro curato col bicarbonato, giocattoli da merendina presentati come UFO, 2012, Nibiru, eccetera). Come se la scienza fosse un male da cui fuggire: come se fosse meglio tornare ai tempi delle erbe, delle streghe e della Santa Inquisizione.
E' questo che mi preoccupa: questa voglia strisciante di oscurantismo, di paranoia e di catastrofi. Non voglio che la mia vita, e quella dei miei figli e dei miei parenti e amici, sia decisa da chi crede a oroscopi o cartomanti o scie chimiche o a qualsiasi cosa detta dal primo imbecille che apre un blog su Internet e pensa di saperne di più di tutti i tecnici di settore.
Perché i primi risultati di questa paranoia sono le leggi idiote che cercano di imbavagliare Internet. Sono Voyager in prima serata su una rete nazionale. Di questo passo, si cresce una nazione di idioti."



Premetto che non ho interessi economici e nemmeno simpatie o amicizie con personaggi che mi portino a dire quanto segue, ma arrivare a dichiarazioni cosi' dirette affermando che "il primo imbecille che apre un blog pensa di saperne di piu' di tutti i tecnici del settore" ritengo sia piuttosto bizzarro o audace.
Alla premessa aggiungo che non sono scienziato, nemmeno medico, quantomeno fisico o altro, pero' cerco di leggere moltissimo, di verificare le fonti, ed appurare l'attendibilita' e la veridicita' di cio' che leggo.

Per quanto concerne oroscopi, cartomanti, profezie Maya o altre cose piu' astratte che concrete, guardo anch'io con distacco coloro che ritengono di prevedere l'andamento delle nostre vite dalla posizione dei pianeti o da predizioni di migliaia di anni fa.

Non credo pero' si possano assimilare tali persone a fisici, medici, biologi, scienziati che dedicano la propria vita alla ricerca e che scoprono informazioni che sono poco interessanti per gli interessi economici delle industrie chimico-farmaceutiche ma che sarebbero degne di maggiore attenzione e rispetto.

A cosa mi riferisco? Alle scoperte di Perluigi Ighina (in merito all'energia/materia-antimateria), agli studi del Dott. Simoncini, del Dott. Mondini, del Dott. Pantellini nonche' del Dott. Nacci e del Dott. Di Bella (in merito allo studio ed alla cura del tumore), agli studi della Dott. Clark piuttosto che alla Medicina Germanica (per quanto riguarda le malattie), agli studi della Dott.ssa Gatti e del Dott. Montanari (sulle malattie prodotte dalle nanoparticelle da inquinamento) e potrei continuare con tanti altri esempi....

Tutti i riferimenti sopra indicati non sono stati portati avanti con ricerche ad hoc da alcun laboratorio qualificato e sovvenzionati da fondi per approfondire e migliorare tali ricerche/scoperte. Se esaminiamo come vengono portate avanti le prove ed i test di nuovi farmaci e come vengono considerati affidabili per le cure, chiunque si pone delle domande in merito all'affidabilita' della "scienza" (quella ufficiale che ci propinano).

Un esempio? Ne avrei mille... il piu' banale: non esiste un documento ufficiale che dimostri chiaramente i conclamati legami tra l'aids ed il virus dell'hiv.

Propongo pero' una riflessione che ognuno puo' fare da solo senza ausilio di enciclopedie o altri documenti? La medicina ufficiale cura? Che cosa cura???

Cura le cause delle malattie o i sintomi?

Cefalea, bronchite, stress, gastrite, colite, dolori muscolari, tendinite.... come vengono curati?

Nell'ordine:

Cefale: antidolorifici, massaggi
Bronchite: antibiotici, antiinfiammatori
Stress: calmanti
Gastrite: antiacidi, digestivi, alimentazione controllata
Colite: antispastici, alimentazione controllata
Dolori muscolari: antiinfiammatori, massaggi
Tendinite: antiinfiammatori

Non sto mettendo in discussione le cure... la medicina deve occuparsi dei rimedi ma soprattutto deve curare le cause!!! Solo curando le cause si risolve un problema.

Se in casa ho 3 dita d'acqua sul pavimento, la soluzione al problema non e' mettere stracci per raccogliere l'acqua in eccesso ma appurare da dove viene quest'acqua e risolvere il problema a monte. Nel frattempo sara' sicumente opportuno raccogliere anche l'acqua presente sul pavimento per evitare danni peggiori! (Spero di essere stato chiaro).

Tornando al discordo piu' generico iniziato sopra, non mi permetto di fare affermazioni sulle scie chimiche, o sulle scoperte di Tesla, e nemmeno sulla presenza degli alieni in quanto non avendo dati certi (i documenti ufficiali sono quasi tutti in mano dell'FBI o coperti da segreto militare) ed essendovi molti ciarlatani a riguardo, si rischia di arrivare a conclusioni frettolose ed allo stesso tempo imprecise e/o errate.

Oltre alle domande sulla medicina, non ritengo errato porsi domande sull'11 settembre, sugli attentati alla metropolitana di Londra, sulla pandemia "preparata" dell'influenza A/h1n1, sull'effettivo sbarco sulla luna, sulle scie chimiche, sull'ordine mondiale, sulla massoneria o altro....
E' necessario diffidare di tutto e di tutti, soprattutto quando alcune informazioni vengono tenute occulte (o coperte da segreti di stato) alla popolazione e quando in ballo Vi sono importanti interessi economici.... proprio in questi casi la vita delle singole persone non ha piu' alcun valore di fronte a miliardi di euro (o dollari).

Cosa ho voluto dire con questo post? Che non esiste UNA verita'.... ma esistono TANTE VERITA'.... Se queste verita' avessero legami tra di loro a fini costruttivi si arriverebbe a risultati nettamente migliori di quelli che si ottengono lavorando DA SOLI!!!

E alla gente, oltre che ad un po' piu' di intelligenza, servono le verita' e la voglia/forza per raggiungere livelli di sviluppo superiori agli attuali.

lunedì 10 agosto 2009

La mia generazione ha perso


In queste giornate afose d'estate mi soffermo a ricordare alcuni brani di un cantautore ignorato dai media (ovviamente) sino alla morte ma comunque esiliato in un piccolo angolo per non smuovere i pensieri di questo popolo dormiente.

Di chi sto parlando? Di Giorgio Gaber.

L'album in questione e' "La mia generazione ha perso".

La mia generazione ha perso è l'album tratto dall'omonimo spettacolo di Giorgio Gaber del 2001, scritto in collaborazione con Sandro Luporini.

Questo fu l'ultimo spettacolo di teatro-canzone che Gaber portò in scena. Dopo il 2001 infatti per la malattia che lo aveva colpito e che nel 2003 lo portò alla morte, Gaber non poté più fare teatro, pur però continuando a lavorare con Luporini all'album Io non mi sento italiano, che uscì postumo nel 2003.

Gaber fornisce un ritratto, in dodici brani, del malcostume della società moderna, descrivendo quelli che secondo lui sono i problemi della politica e della società, ma il tema principale è quello del ricordo malinconico delle lotte ideologiche della sua generazione, sconfitta dal conformismo generale e dall'ipocrisia. Il brano più indicativo è La razza in estinzione in cui Gaber esprime tutto il disgusto per la moderna società e conclude tristemente, ma con una punta di orgoglio, che "possiamo raccontarlo ai figli senza alcun rimorso, ma la mia generazione ha perso", verso che suggerisce di nuovo quelle sensazioni che il brano I reduci aveva suggerito nell'introduzione allo spettacolo Libertà obbligatoria del 1976.

Tracce

1. Si può
2. Verso il terzo millennio
3. Il conformista
4. Quando sarò capace d'amare
5. La razza in estinzione
6. Canzone dell'appartenenza
7. Il potere dei più buoni
8. Un uomo e una donna
9. Destra-Sinistra
10. Il desiderio
11. L'obeso
12. Qualcuno era comunista

I testi sono reperibili a questo link http://testi-canzoni.musiczone.it/giorgio-gaber

Riporto alcuni testi tratti dai brani inclusi nell'album:

La Razza In Estinzione

Non mi piace la finta allegria
non sopporto neanche le cene in compagnia
e coi giovani sono intransigente
di certe mode, canzoni e trasgressioni
non me ne frega niente.
E sono anche un po' annoiato
da chi ci fa la morale
ed esalta come sacra la vita coniugale
e poi ci sono i gay che han tutte le ragioni
ma io non riesco a tollerare
le loro esibizioni.

Non mi piace chi è troppo solidale
e fa il professionista del sociale
ma chi specula su chi è malato
su disabili, tossici e anziani
è un vero criminale.
Ma non vedo più nessuno che s'incazza
fra tutti gli assuefatti della nuova razza
e chi si inventa un bel partito
per il nostro bene
sembra proprio destinato
a diventare un buffone.

Ma forse sono io che faccio parte
di una razza
in estinzione.

La mia generazione ha visto
le strade, le piazze gremite
di gente appassionata
sicura di ridare un senso alla propria vita
ma ormai son tutte cose del secolo scorso
la mia generazione ha perso.

Non mi piace la troppa informazione
odio anche i giornali e la televisione
la cultura per le masse è un'idiozia
la fila coi panini davanti ai musei
mi fa malinconia.
E la tecnologia ci porterà lontano
ma non c'è più nessuno che sappia l'italiano
c'è di buono che la scuola
si aggiorna con urgenza
e con tutti i nuovi quiz
ci garantisce l'ignoranza.

Non mi piace nessuna ideologia
non faccio neanche il tifo per la democrazia
di gente che ha da dire ce n'è tanta
la qualità non è richiesta
è il numero che conta.
E anche il mio paese mi piace sempre meno
non credo più all'ingegno del popolo italiano
dove ogni intellettuale fa opinione
ma se lo guardi bene
è il solito coglione.

Ma forse sono io che faccio parte
di una razza
in estinzione.

La mia generazione ha visto
migliaia di ragazzi pronti a tutto
che stavano cercando
magari con un po' di presunzione
di cambiare il mondo
possiamo raccontarlo ai figli
senza alcun rimorso
ma la mia generazione ha perso.

Non mi piace il mercato globale
che è il paradiso di ogni multinazionale
e un domani state pur tranquilli
ci saranno sempre più poveri e più ricchi
ma tutti più imbecilli.
E immagino un futuro
senza alcun rimedio
una specie di massa
senza più un individuo
e vedo il nostro stato
che è pavido e impotente
è sempre più allo sfascio
e non gliene frega niente
e vedo anche una Chiesa
che incalza più che mai
io vorrei che sprofondasse
con tutti i Papi e i Giubilei.

Ma questa è un'astrazione
è un'idea di chi appartiene
a una razza
in estinzione.


Canzone Dell'appartenenza

L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.

L'appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un'apparente aggregazione
l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.

Uomini
uomini del mio passato
che avete la misura del dovere
e il senso collettivo dell'amore
io non pretendo di sembrarvi amico
mi piace immaginare
la forza di un culto così antico
e questa strada non sarebbe disperata
se in ogni uomo ci fosse un po' della mia vita
ma piano piano il mio destino
é andare sempre più verso me stesso
e non trovar nessuno.

L'appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l'appartenenza
è avere gli altri dentro di sé.

L'appartenenza
è assai di più della salvezza personale
è la speranza di ogni uomo che sta male
e non gli basta esser civile.
E' quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa
che in sé travolge ogni egoismo personale
con quell'aria più vitale che è davvero contagiosa.

Uomini
uomini del mio presente
non mi consola l'abitudine
a questa mia forzata solitudine
io non pretendo il mondo intero
vorrei soltanto un luogo un posto più sincero
dove magari un giorno molto presto
io finalmente possa dire questo è il mio posto
dove rinasca non so come e quando
il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo.

L'appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un'apparente aggregazione
l'appartenenza
è avere gli altri dentro di sé.

L'appartenenza
è un'esigenza che si avverte a poco a poco
si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo
è quella forza che prepara al grande salto decisivo
che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti
in cui ti senti ancora vivo.

Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.


Il Potere Dei Più Buoni

La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi di ciò che ho intorno
sono sensibile ed umano
probabilmente sono il più buono
ho dentro il cuore un affetto vero
per i bambini del mondo intero
ogni tragedia nazionale
è il mio terreno naturale
perché dovunque c'è sofferenza
sento la voce della mia coscienza.

Penso ad un popolo multirazziale
ad uno stato molto solidale
che stanzi fondi in abbondanza
perché il mio motto è l'accoglienza
penso al disagio degli albanesi
dei marocchini, dei senegalesi
bisogna dare appartamenti
ai clandestini e anche ai parenti
e per gli zingari degli albergoni
coi frigobar e le televisioni.

E' il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
son già iscritto a più di mille associazioni
è il potere dei più buoni
e organizzo dovunque manifestazioni.

E' il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
è il potere... dei più buoni...

La mia vita di ogni giorno
è preoccuparmi per ciò che ho intorno
ho una passione travolgente
per gli animali e per l'ambiente
penso alle vipere sempre più rare
e anche al rispetto per le zanzare
in questi tempi così immorali
io penso agli habitat naturali
penso alla cosa più importante
che è abbracciare le piante.

Penso al recupero dei criminali
delle puttane e dei transessuali
penso ai giovani emarginati (1)
al tempo libero dei carcerati
penso alle nuove povertà
che danno molta visibilità
penso che è bello sentirsi buoni
usando i soldi degli italiani.

E' il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
costruito sulle tragedie e sulle frustrazioni
è il potere dei più buoni
che un domani può venir buono
per le elezioni.
E' il potere dei più buoni
è il potere dei più buoni
è il potere... dei più buoni...


Si Può

Si può
si può
si può, siamo liberi come l'aria
si può
si può, siamo noi che facciam la storia
si può.

Si può, io mi vesto come mi pare
si può, sono libero di creare
si può, son padrone del mio destino
si può, posso mettermi un orecchino.

Si può, fare critiche dall'esterno
si può, sputtanare tutto il governo
si può, non far uso dei congiuntivi
si può, siamo liberi e trasgressivi.

Basta uno spunto qualunque
e la nostra fantasia non ha confini
basta un pennello, un colore
e noi siamo pronti
a perpetuare la creatività dei popoli latini.

Si può, fare i giovani a sessant'anni
si può, regalare i blue-jeans ai nonni
si può, in ignobili trasmissioni
si può, schiaffeggiarsi come coglioni.

Si può, far politica coi fumetti
si può, divertirsi con Andreotti
si può, con la satira che straripa
si può, fare il verso persino al papa.

Con quella vena di razza italiana
che è vivace e battagliera
è naturale che poi siamo noi
che possiam cambiar tutto
a patto che si lasci tutto come era.

Si può, siamo liberi come l'aria, si può
si può, siamo noi che facciam la storia, si può
libertà, libertà, libertà, libertà obbligatoria.

Sono assai cambiato, sono così spregiudicato
sono infedele, sono matto, posso far tutto.
Viene la paura di una vertigine totale,
viene la voglia un po' anormale di inventare una morale
utopia, utopia, utopia-pia-pia.

Si può, ignorare gli intellettuali
si può, fare il tifo per gli animali
si può, far la guerra per scopi giusti
si può, siamo autentici pacifisti.

Per ogni assillo, rovello sociale, sembra che la gente goda
tutti che dicono la loro, facciamo un bel coro
di opinioni fino a quando il fatto non è più di moda.

Si può, rovesciare la notte e il giorno
si può, eccitarsi con un film porno
si può, patteggiare sulla galera
si può, ricantare "Faccetta nera".

Si può, trasgredire qualsiasi mito
si può, invaghirsi di un travestito
si può, consultarsi con una strega
si può, farsi ognuno una bella lega.

In questa tua libertà illimitata
di espressione e di parola
l'unica rivoluzione che noi abbiamo fatto
ha un difetto:
è la rivoluzione della Coca-Cola.

Si può, siamo liberi come l'aria, si può
si può, siamo noi che facciam la storia, si può.

[parlato) Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la
libertà di pensare?

Utopia, utopia, utopia-pia-pia.

Libertà, libertà, libertà, libertà,
libertà, libertà, libertà, libertà,
libertà, libertà, libertà, libertà...


Verso Il Terzo Millennio

E tu mi vieni a dire
che l'uomo muore
lontano dalla vita
lontano dal dolore
e in questa quasi indifferenza
non è più capace
di ritrovare il suo pianeta
fatto di aria e luce.

E tu mi vieni a dire
che il mio presente
è come un breve amore
del tutto inconsistente
che preso dai miei sogni
io non mi sto accorgendo
che siamo al capolinea
al temine del mondo.

E tu mi vieni a dire
che tutto è osceno
che non c'è più nessuno
che sceglie il suo destino
non ci rendiamo conto
che siamo tutti in preda
di un grande smarrimento
di una follia suicida.

E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che l'uomo sta correndo
e coi progressi della scienza
ha già stravolto il mondo
però non sa capire
che cosa c'è di vero
nell'arco di una vita
tra la culla e il cimitero.

E tu mi vieni a dire
c'è solo odio
ci sarà sempre qualche guerra
qualche altro genocidio
e anche in certi gesti
che sembran solidali
non c'è più un individuo
siamo ormai tutti uguali.

E sento che hai ragione se mi vieni a dire
che anche i più normali
in mezzo ad una folla
diventano bestiali
e questa specie di calma
del nostro mondo civile
è solo un'apparenza
solo un velo sottile.

E tu mi vieni a dire
quasi gridando
che non c'è più salvezza
sta sprofondando il mondo
ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.

Ma io ti voglio dire
che non è mai finita
che tutto quel che accade
fa parte della vita.