mercoledì 31 dicembre 2008

Il Natale dei dimenticati...

Riporto un post dal blog http://fabiopiselli.blogspot.com

l'atteggiamento solidale che contagia le persone durante il periodo natalizio è una sostanziale ipocrisia, somiglia molto di più ad un lavaggio annuale della coscienza che ad una reale coscienza della solidarietà, la quale appartiene ai sentimenti più che alle tradizioni.
Cò non toglie che le varie forme di aiuto verso chi a vario titolo abbisogna sono comunque benvenute, ed anche le mosche ringraziano.La fame che ho visto in Africa è stata una esperienza commestibile, tanto che l'ho ben digerita ed infatti non riesco a far avanzare nulla di ciò che cucino, egoisticamente mi mangio tutto per solidarietà verso chi non ha cibo, buffo vero?.E' strano pensare che ancora oggi ci sono centinaia di migliaia di persone senza cibo, senza acqua, che muoiono per malattie della cui esistenza ci siamo ormai dimenticati.La solidarietà non è un obbligo, nemmeno una scelta, è un sentimento, è una emozione che nasce da dentro, nemmeno dalla psiche che spesso ci costringe a proiettare negli altri l'aiuto che non sappiamo donarci; è una silente spinta verso gli altri da noi, che soffrono e che spesso sono rassegnati al loro dolore perchè non conoscono altro che quello.La solidarietà è soprattutto una reciproca esperienza, un confronto, offerto da noi verso i più deboli per permettergli di esprimere gli strumenti residui delle loro potenzialità oppure per offrirgli il minimo necessario per sopravvivere; offerto anche dai più deboli verso di noi che ci permettono di ricordare che siamo diventati ciechi di fronte alla realtà che ci circonda, prigionieri del nostro salubre e "acquolinoso" mondo di sapori, infelici sorridenti e depressi dalla troppa felicità.Ho appena finito di decorare l'ampio piatto della frutta esotica, addobandola con tutta la fantasia possibile, costruendo fiori di colorate fette di frutta, che mi ricordano del caldo africano e non solo, ove molte persone oggi stanno probabilmente morendo di fame, di sete, di malattie e della nostra solidarietà natalizia che li sfamerà con qualche intruglio iperproteico e ipervitaminico tale da regalargli qualche altra settimana di vita in qualche sperduto ospedale, in qualche campo profughi o nelle meravigliose e cattive terre africane.Mordo e non provo rimorso, addento e non mi sfamo ma mi limito a cibarmi perchè se ci penso bene, non ho fame, sono fortunatamente sazio da sempre.Buon Natale a tutti noi, religiosi, atei e atei religiosi, scartiamo gli ipocriti regali e scaldiamoci delle carezze vere di chi ci vuol bene, donando le nostre anche a chi non ne apprezza il tocco...Fabio Piselli

lunedì 29 dicembre 2008

Requiem natalizio

Riporto un post dal blog http://www.danielemartinelli.it


Si sta chiudendo un anno che probabilmente ricorderemo come l’ultimo della “belle epoque” tecnologica. Il futuro ci riserva una disastrosa crisi economica, un governo di piduisti presidenzialisti che si fa beffe degli italiani per assecondare il solito presenzialista, un dolo alfano che ha guastato i principi basilari di civile convivenza, una giustizia ingiusta che annienterà ciò che rimane del ceto medio e basso, ci terremo tutte le costose province e metteremo la sinistra fra i soprammobili di casa. La osserveremo nelle rughe rifatte di Alba SiParietti, che in vista della menopausa crede di fare un favore a Veltroni annunciando l’intenzione di candidarsi nel defunto partito democratico assieme alla stagionata Sabrina Ferilli, quest’ultima ospite del tg3 di Bianca Berlinguer per farsi presentare “orgogoliosa di stare a sinistra”. Entrambe a sponsorizzare Silvio Berlusconi preoccupato di non potersi più divertire con gli alleati calati nella parte di oppositori, ma di dover fare i conti con un un’opposizione vera.

Quella del partito di Antonio Di Pietro che non ha bisogno di infierire sul cadavere del Pd morto dissanguato. Finito con un colpo di questione morale che ha ucciso pure la sua sopravvivenza. Prova ne è la squallida disperazione di Mario Giordano e dei suoi sottoposti del Giornale della famiglia Berlusconi, traditi anche dall’ultima arma, quella della fantasia, che con lodevole talento hanno talmente fiaccato da non riservare più nemmeno uno straccio di sorpresa sotto l’albero.

Già, perché l’invenzione non sostituisce la realtà. In mancanza di qualcosa di penalmente rilevante sul conto dell’ex pm non rimane altro che morire nell’ossessione di ripetere il nulla, riempendo le pagine dell’house organ con fotografie fumose incorniciate da didascalie false e tendenziose.

La regia delle bugie e della confusione che hanno sfigurato il quotidiano di Indro Montanelli è curata da un gruppo di macellai travestiti da giornalisti, che stanno ingoiando di traverso il capitone natalizio attanagliati dal bisogno di fomentare idiozie. Ben consci di sparare con un caricatore vuoto.

Ben consci della realtà con la quale dovrà fare i conti il loro editore corruttore: crisi, disoccupazione, credibilità internazionale sotto i piedi e pericolo di tumulti popolari che potrebbero segnare la fine anticipata del suo regno. Forse in piazzale Loreto, travestito da Babbo Natale appeso per le caviglie.

Sarebbe un Natale diverso, degno di tanti auguri.

domenica 21 dicembre 2008

La notte degli ipocriti

Ancora un paio di giorni poi, come ogni anno, si da sfogo alla sagra del consumismo. Tutti in balia di pranzi e cenoni saturi di ogni ben di Dio alla facciazza dei poveri e dei disagiati. Ma è Natale e bisogna essere più buoni... e ipocriti. Sì, perché questi giorni di follia organizzata, sono sempre preceduti dalla Santa Messa della vigilia di Natale in cui migliaia e migliaia di persone si radunano nelle Chiese a ridicolizzare un luogo di culto (di cui ho rispetto sebbene io non sia cattolico) ed i suoi fedeli.
Dico questo perché il 90% delle persone che si recano alla Liturgia della vigilia o del giorno di Natale non sa nemmeno cosa siano i Vangeli, la parola di Dio ed è ben lontana da rispettare nella propria quotidianità i principi Cristiani.
Ed allora sfoggiando abiti da Gran Galà o da Serata alla Scala di Milano tutti vanno in Chiesa, si fanno l'oretta di Messa e poi trascorrono lungo tempo sul sagrato a salutare, abbracciare, adulare persone che durante l'anno hanno ignorato o addirittura denigrato.

Alla faccia dei Vangeli e della Bibbia... ma tutti uniti sotto un velo di ipocrisia.

Buon Natale

giovedì 11 dicembre 2008

Verso la catastrofe... ma con ottimismo

È quasi Natale ma, mi dispiace dirlo generalizzando, gli italiani pieni di egoismo, menefreghismo e saturi di ignoranza non hanno capito che da qualche tempo abbiamo superato il punto di non ritorno e non c'è più niente da fare.
Non c'è però da stupirsi di tutto ciò visto che i cittadini se ne fregano della vita politica e sociale del paese; l'unico sforzo che si accollano è quello di andare disinformati alle urne ogni 5 anni a dare il voto al più bravo 'mass mediatico' della campagna elettorale.

La vita di un paese non devono fare i politici ma i cittadini!
Ma finché non entrerà nelle teste disabitate degli italiani questo concetto fondamentale di democrazia, non riusciremo a fare il salto di qualità. (forse non lo faremo mai!)

L'Italia stava già andando verso la 'gabbia dei leoni', poi la crisi economico finanziaria (in parte causata dal fallimento del capitalismo ed in parte gestita a tavolino dalle banche mondiali) ci ha scaraventato direttamente dentro la gabbia.

A febbraio/marzo 2009 avremo alcuni milioni di italiani in cassa integrazione guadagni, poi seguiranno le chiusure di centinaia di aziende ed il meccanismo seguirà a catena su tutto il settore industriale.
A tutto questo aggiungiamo il fatto che il nostro paese è lo Stato con il maggior debito pubblico del mondo e senza muovere troppi neuroni riusciamo a capire che la bancarotta dello Stato Italia non è un'ipotesi così remota.

Il futuro che ci attende non è molto roseo e nemmeno tanto differente da quello che hanno vissuto e stanno vivendo i 'cugini' argentini.

Lo so che dicendo queste cose risulto essere un Contrarian... Ma non sono l'unico ad avere questi timori... Persino il ministro del lavoro nei giorni scorsi ha parlato di rischio Argentina proprio mentre il ministro dell'economia rassicurava sul fatto che non faremo quella fine.

Ma a noi forse andrà peggio che all'Argentina; noi probabilmente finiremo sotto la dittatura del Cavalier Silvio Berlusconi che, ormai in dirittura di arrivo del suo progetto, sta per mettere le mani sulla Costituzione Italiana per diventare così il controllore totale del paese ed avere 60 milioni di sudditi.

Come dice Beppe Grillo... Verso la catastrofe ma con ottimismo!

mercoledì 3 dicembre 2008

Fermi tutti!!! Siete circondati!!!

La crisi economico-finanziaria sta sempre di piu' facendosi sentire; i posti di lavoro scarseggiano e la cassa integrazione sta facendo incetta di dipendenti nelle aziende.
Nel frattempo il ministro La Russa richiede a gran voce la presenza dell'esercito nei capoluoghi.

Considerando che anche negli Stati Uniti l'esercito e' in allerta pre-sommossa da oltre 2 mesi (vedi QUESTO link) , possiamo gia' capire che cosa sta succedendo: stiamo entrando in una crisi economica che avra' risvolti ed impatti molto violenti sui cittadini e che potra' creare proteste, sommosse, reazioni e/o tumulti tra/con la popolazione.

Non escludo che ad un certo punto le banche ci dicano: "Avete presente i vostri risparmi? Beh. Da oggi non ci sono piu'." Oppure... "da oggi considerateli dimezzati".
E allora si' che la gente "finalmente" smettera' di guardare Amici, Uomini e Donne, La Talpa, Il Grande Fratello, il campionato di Calcio, la Champions League e scendera' in piazza incazzata.

E' per questo motivo che l'esercito e' gia' pronto per intervenire.

martedì 2 dicembre 2008

Dicembre ed i regali di Natale

Dicembre e' iniziato e ci stiamo avvicinando ad un periodo forse magico ma altrettanto squallido che ci porta alle festivita' natalizie.
Quella che non e' nient'altro che una ricorrenza e festività religiosa, diventa la festa del consumismo. Tra 7-10 giorni i negozi inizieranno a popolarsi di persone con uno sguardo tra lo schizofrenico e l'euforico alle prese con acquisti tanto modesti quanto inutili.
La si potrebbe chiamare la Sagra dell'Inutilita'.

Le spese piu' ingenti sono dedicate ai famigliari piu' stretti poi man mano che ci si allontana dalle persone il cui legame affettivo e' molto alto, i regali degradano in cavolate da pochi euro quasi tutti provenienti da paesi in via di sviluppo e di conseguenza prodotto dello sfruttamento di persone povere e addirittura di bambini.

Ma e' Natale e siamo tutti piu' buoni.... non si possono dire queste cose altrimenti sei lo sfigato di turno... Si possono solo pensare...
E quindi tutti sempre piu' stupidi e pieni di ignoranza andiamo per negozi ad acquistare il ciarpame piu' insulso per fare un amato dono ai nostri cari.

Beh, quest'anno non fatemi regali... mi basta un augurio di Buon Natale... risparmiate i soldi, non alimentate il mercato dello sfruttamento e non mi fate sentire un peso a cui e' obbligatorio comprare qualcosa.