venerdì 31 ottobre 2008

Speculazione e niente piu’

Ogni giorno ci fregano… anche questa settimana si e’ conclusa con un rally borsistico immotivato.
Gli USA sono in recessione, quasi tutta Europa vi e’ entrata, i paesi emergenti hanno una flessione della crescita economica, la crisi dei mutui sta passando alla terza fase (quella piu’ pericolosa relativa ai crediti non esigibili da carte di credito), gli indici di riferimento delle economie stanno peggiorando, non sono ancora state presentate le trimestrali dei grossi gruppi (che dubito saranno buone), la Fed ha tagliato i tassi che ora sono all’1%, tante altre banche centrali lo stanno facendo in questi giorni (il 6 novembre dovrebbe essere il giorno della BCE) ma le borse questa settimana hanno portato a casa balzi oltre il 10%.

E’ vero che gli andamenti di borsa non sono sempre razionali ma in questo caso stiamo esagerando.
Sara’ il rally di fine anno abbinato al rally delle presidenziali degli Stati Uniti?
Non credo proprio… e’ tutta speculazione di grandi gruppi finanziari che si accordano su quando vendere e quando comprare e nel frattempo chi ci rimette sono sempre i piccoli risparmiatori.

mercoledì 22 ottobre 2008

Un passo indietro per andare avanti

Alcuni anni fa, per esigenze di salute, cambiai lavoro in quanto l'ambiente del Credem (in cui ho lavorato per 12 anni) era diventato insostenibile.
Lo stress e le pressioni lavorative dei superiori erano diventate tali da crearmi problematiche di salute non più tollerabili per consentirmi di avere una vita normale.
In quell'occasione feci una scelta in parte sofferta ma necessaria... La scelta di fare un passo indietro per poter andare avanti.
Sicuramente una scelta che, col senno di poi, è risultata corretta e fondamentale per ritornare ad essere me stesso.
Questa scelta andrebbe riproposta anche all'attuale situazione economico-finanziaria mondiale; il sistema capitalistico così come è stato sino ad oggi, si è dimostrato un fallimento (così come il comunismo in alcune realtà nazionali negli scorsi anni).
Nell'arco di 2-3 mesi le principali potenze economiche dovranno riesaminare tutto il sistema finanziario e procedere ad una riorganizzazione e revisione dello stesso.
In tali circostanze mi auguro che prevalga un minimo di senno nelle scelte e tutto non sia deciso sempre e solo in funzione delle logiche dei sistemi bancari e petroliferi del potere.
Questo perché per uscire dal fallimento dell'attuale capitalismo è necessario anche qua... fare un passo indietro per andare avanti!

venerdì 17 ottobre 2008

I soldi girano

Ogni giorno ho l'impressione che tutto sia preparato a tavolino.
Oltre al fallimento Lehman Brothers (perché sono stati salvati vari istituti e questo no?), al motivo dell'esercito lungo le strade italiane (negli USA l'esercito è in allerta pre-sommossa popolare), alla farsa Alitalia (tra le varie cose il CAI aveva come banca di appoggio Lehman Brothers), mi soffermo sull'accordo che il governo ha stipulato in agosto con la Libia in cui si impegna a versare allo stato di Gheddafi, 5 miliardi di dollari in 20 anni. La somma è a 'rimborso' dei danni della colonizzazione italiana di diversi decenni fa in cambio di una riduzione dei clandestini diretti in Italia (questo è ciò che ci hanno raccontato).

Due giorni fa Berlusconi ha messo in allerta su eventuali OPA ostili di imprenditori stranieri su aziende italiane il cui prezzo delle azioni è molto basso e guarda caso proprio oggi la Libia è entrata in Unicredit diventando il secondo azionista dell'istituto di credito.
Ieri Berlusconi ha detto che da ora l'imperativo categorico dello stato sarà quello di aiutare le aziende italiane in difficoltà a causa dell'impatto della crisi finanziaria sull'economia reale.
Unicredit è l'istituto di credito italiano in maggiore difficoltà ed a tal scopo ha avviato un aumento di capitale.

Alla luce di quanto sopra arrivo alla seguente conclusione:

L'Italia da i soldi alla Libia come previsto dall'accordo di agosto e la Libia viene in Italia in aiuto di Unicredit entrando nel capitale con gli stessi soldi che gli abbiamo dato noi.

I 5 miliardi di dollari alla Libia li paga lo stato italiano cioè noi,
Le iniezioni di liquidità per aiutare le banche li paga lo stato italiano cioè noi,
Gli eventuali aiuti alle banche e/o alle aziende in difficoltà li darà lo stato italiano cioè noi.

Gli imprenditori ed i banchieri guadagnano fior di quattrini e se in difficoltà li andiamo a salvare con i soldi dei contribuenti.

I soldi girano... ma purtroppo sono sempre i nostri.

sabato 11 ottobre 2008

Obama Presidente???

Tra poche settimane ci saranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e il candidato Obama sembra essere il favorito.
Sicuramente Obama rappresenta il cambiamento rispetto all'attuale presidenza e credo rispecchi quanto si attendono ad oggi gli americani.
Il vantaggio che i sondaggi gli assegnano credo si assottigliera' negli ultimi giorni della campagna elettorale e l'elezione diventera' un testa a testa.

Quanto sopra in quanto gli americani sono per il cambiamento ma "il colore della pelle" di Obama non lo aiuta.
Gli USA, questi stati multirazziali e che permettono l'integrazione dei neri (soprattutto se si tratta di correre i 100 metri nelle gare di atletica) sicuramente si troveranno dei cittadini che andando a votare avranno atteggiamenti razzisti e probabilmente abbandoneranno il candidato Obama ed il suo programma politico, per dare il voto a Mc Cain che non rappresenta il nuovo ma ha il colore della pelle sicuramente BIANCO.

Al di la' di queste considerazioni che spero vengano smentite dai fatti, vedo un altro punto a sfavore di Obama... ma questo post-elezioni.

L'impronta che ha dato in campagna elettorale al suo eventuale ruolo di Presidente degli Stati Uniti, sembra andare a toccare i Poteri Forti dell'economia USA... il che' non e' una bella cosa per la sua incolumita' fisica (e non sta a me ricordare tutti i casi del passato (Martin Luther King, JFK, Malcom X, etc.)
Speriamo bene.

venerdì 10 ottobre 2008

Grazie Dottor Cudazzo

Ad una settimana dall'operazione di rimozione della colecisti con calcoli, non posso dimenticare di ringraziare il chirurgo che mi ha operato (lo stesso che un anno fa eseguì anche un intervento a mia madre).
Il Dottor Eugenio Cudazzo, una volta contattato mercoledì 1 ottobre, mi ha dedicato una grande attenzione già nel colloquio di giovedì, nella visita e nel successivo ricovero urgente di venerdì 3 ottobre presso l'ospedale di Guastalla.
Già nel pomeriggio del 3 ottobre sono stato operato e sono stato seguito nei giorni successivi con enorme professionalità, gentilezza, attenzione e disponibilità senza dimenticare gli atteggiamenti dolci e paterni quasi da "genitore".
In una sanità pubblica spesso caotica con malfunzionamenti, menefreghismo e poca professionalità, devo ringraziare sicuramente gli infermieri, quasi tutti, molto gentili e professionali e soprattutto il Dottor Eugenio Cudazzo.
Grazie ancora... Di tutto.

mercoledì 8 ottobre 2008

Questi sono gli italiani e l'Italia

Riporto un post dal blog di BeppeGrillo.it:

Nulla smuove questo popolo. Solo la fame, forse, potrebbe. Essere governati da delinquenti e incapaci non turba più, da tempo, le coscienze.
Gli italiani sono dei belli addormentati. Il Paese è governato da piduisti. Sono rimasti tali, a tempo pieno, dagli anni ’70. Gelli è in pensione, ma Berlusconi e Cicchitto non hanno mai dato le dimissioni. L’Italia è gestita anche dagli ex comunisti, ora pidinimenoelle, che in vita loro non hanno mai lavorato e non sono mai stati neppure comunisti. D’Alema, Veltroni, Fassino e la consorte settelegislature Serafini. Sempre in torta, mai all’opposizione, sempre mantenuti dai contribuenti. Buoni a nulla e capaci di tutto
Questo socialcapitalismo di rapina ha alimentato la Mafia, la Camorra, la Ndrangheta, la Sacra Corona Unita. Ha permesso che la criminalità organizzata e la politica delle tangenti gestisse le comunità locali come delle discariche.
Ora suona la sirena d’allarme delle banche. Bisogna proteggerle. Certo, se il sistema bancario crolla, e le persone si ritrovano senza risparmi, senza poter fare la spesa, questa banda che ha occupato le istituzioni deve preoccuparsi. E molto. Una piazzale Loreto non sarebbe più sufficiente per contenerla. Quando bisognava proteggere i cittadini dai Tango bond, dalla Parmalat, da Cirio, dai mutui variabili che mettevano il cappio alle famiglie, dai derivati, dai futures, dai fondi di investimento con dentro i vermi, allora NESSUNO è intervenuto. Domandatevi perché. La risposta è semplice, le banche e la politica sono la stessa cosa. Lo stesso corpo. Uno e bino. Corrotto e corruttore che si scambiano il ruolo, ma sempre nell’ambito della legalità. La legge tutela l’illegalità, nel caso non la tuteli a sufficienza, la si rinforza depenalizzando il falso in bilancio. Scrivi Geronzi e leggi psiconano, detti Passera e compare Prodi, esclami Profumo e appaiono le fondazioni. Le fondazioni, la lunga mano dei partiti, sono azioniste delle banche. Scelgono gli amministratori delegati, approvano i bilanci, gli investimenti.
Gli italiani dormono, belli addormentati, cullati dai media controllati dai politici e dalle banche, che intorpidiscono i loro sensi. E’ un popolo di conigli, ipnotizzato da un serpente. Può svegliarsi in tempo o finire divorato. Io non lo so.
Non posso però stare a guardare. Il cialtrone alla guida del Pdmenoelle, sempre più Topo Scemo che Topo Gigio, si chiede dove è finito Beppe Grillo. Io sono qui, sempre qui, giorno dopo giorno. Oscurato da tutti i media, anche dalle riviste gossip, per ordine di Veltrusconi. Prima ti cancellano dall’informazione e poi ti prendono anche per il culo.
Alle prossime amministrative del 2009 ci saranno le liste civiche del blog, ne renderò noto il simbolo in ottobre. A gennaio terrò un incontro nazionale delle liste e dei MeetUp. Loro non molleranno mai, noi neppure.

lunedì 6 ottobre 2008

Siamo nella cacca

È un pò che ho fatto le mie scelte finanziarie ma ad oggi direi che su diversi indici finanziari internazionali siamo arrivati a valori 'di non ritorno'.
Il piano USA di salvataggio del sistema non servirà a nulla. Probabilmente verranno fatti nuovi interventi per la riduzione dei tassi sia da parte della BCE che da parte della FED.
Il problema è che tutto il sistema finanziario globale è legato come una rete ed è strutturato nello stesso modo.
Il fallimento di questo sistema sta collassando tutti i fronti e probabilmente avremmo nei prossimi mesi decine e decine di istituti finanziari al tracollo.
Quindi ritengo sia indispensabile uscire da ogni tipo di investimento a meno che non si tratti di:
- Titoli di stato o etf legati a titoli di stato
- Etf strutturati di tipo short che portano a guadagni in caso di calo dei relativi indici.

Inoltre è necessario diversificare le liquidità su almeno un paio di conti correnti o depositi in banche differenti (è già più improbabile che chiudano tutte e due o tre le banche su cui si hanno i soldi anziché una sola).

Siccome sono convinto che faremo più o meno la fine dell'Argentina di 4-5 anni fa, sono anche del parere di portare all'estero un pò del patrimonio (tipo svizzera su un conto Swiss Post) e nei prossimi mesi, tenersi ben nascosti in casa 4 o 5 mila euro.

Oggi sono ottimista :-)

domenica 5 ottobre 2008

Un ponte costa sempre caro

Anche se sono ricoverato in ospedale per la rimozione della colecisti con calcoli, non perdo l'occasione per scrivere un post.

Chiunque, credo, conosca i prezzi di un intervento privato di un dentista per un ponte dentale ma la mia attenzione è volta verso i costi di alcune costruzioni di 'artisti' che progettano ponti avvenieristici i quali non danno alcun valore aggiunto al di là del transito di un mezzo di trasporto.
Uno di questi 'fenomeni' della progettazione è l'architetto Santiago Calatrava che ha realizzato in Italia alcuni ponti tra cui un paio a Reggio Emilia.
Al di là del fatto che è opinabile la necessità di realizzare un ponte di tali dimensioni e caratteristiche, occorre notare che i costi di realizzazione previsti erano di 18 milioni di euro per arrivare a spenderne ben 50 (costi stratosferici se paragonati ai costi di costruzione di due ponti normalissimi con pari portata).
Non soddisfatto di tutto ciò, negli ultimi giorni sempre il solito architetto ha richiesto, per ragioni estetiche, l'interramento degli elettrodotti nei pressi dei ponti il cui costo previsto sarebbe di 6 milioni di euro a carico dei cittadini.
L'associazione di cittadini Amici di Beppe Grillo di Reggio Emilia ha formulato una richiesta alla Corte dei Conti affinché venga data priorità all'interramento di elettrodotti presenti in altre zone della provincia in cui l'esecuzione dell'intervento sia legato alla tutela della salute dei cittadini e non solo ad un 'vezzo' estetico di un architetto che vuole fare l'artista.