mercoledì 31 dicembre 2008

Il Natale dei dimenticati...

Riporto un post dal blog http://fabiopiselli.blogspot.com

l'atteggiamento solidale che contagia le persone durante il periodo natalizio è una sostanziale ipocrisia, somiglia molto di più ad un lavaggio annuale della coscienza che ad una reale coscienza della solidarietà, la quale appartiene ai sentimenti più che alle tradizioni.
Cò non toglie che le varie forme di aiuto verso chi a vario titolo abbisogna sono comunque benvenute, ed anche le mosche ringraziano.La fame che ho visto in Africa è stata una esperienza commestibile, tanto che l'ho ben digerita ed infatti non riesco a far avanzare nulla di ciò che cucino, egoisticamente mi mangio tutto per solidarietà verso chi non ha cibo, buffo vero?.E' strano pensare che ancora oggi ci sono centinaia di migliaia di persone senza cibo, senza acqua, che muoiono per malattie della cui esistenza ci siamo ormai dimenticati.La solidarietà non è un obbligo, nemmeno una scelta, è un sentimento, è una emozione che nasce da dentro, nemmeno dalla psiche che spesso ci costringe a proiettare negli altri l'aiuto che non sappiamo donarci; è una silente spinta verso gli altri da noi, che soffrono e che spesso sono rassegnati al loro dolore perchè non conoscono altro che quello.La solidarietà è soprattutto una reciproca esperienza, un confronto, offerto da noi verso i più deboli per permettergli di esprimere gli strumenti residui delle loro potenzialità oppure per offrirgli il minimo necessario per sopravvivere; offerto anche dai più deboli verso di noi che ci permettono di ricordare che siamo diventati ciechi di fronte alla realtà che ci circonda, prigionieri del nostro salubre e "acquolinoso" mondo di sapori, infelici sorridenti e depressi dalla troppa felicità.Ho appena finito di decorare l'ampio piatto della frutta esotica, addobandola con tutta la fantasia possibile, costruendo fiori di colorate fette di frutta, che mi ricordano del caldo africano e non solo, ove molte persone oggi stanno probabilmente morendo di fame, di sete, di malattie e della nostra solidarietà natalizia che li sfamerà con qualche intruglio iperproteico e ipervitaminico tale da regalargli qualche altra settimana di vita in qualche sperduto ospedale, in qualche campo profughi o nelle meravigliose e cattive terre africane.Mordo e non provo rimorso, addento e non mi sfamo ma mi limito a cibarmi perchè se ci penso bene, non ho fame, sono fortunatamente sazio da sempre.Buon Natale a tutti noi, religiosi, atei e atei religiosi, scartiamo gli ipocriti regali e scaldiamoci delle carezze vere di chi ci vuol bene, donando le nostre anche a chi non ne apprezza il tocco...Fabio Piselli

lunedì 29 dicembre 2008

Requiem natalizio

Riporto un post dal blog http://www.danielemartinelli.it


Si sta chiudendo un anno che probabilmente ricorderemo come l’ultimo della “belle epoque” tecnologica. Il futuro ci riserva una disastrosa crisi economica, un governo di piduisti presidenzialisti che si fa beffe degli italiani per assecondare il solito presenzialista, un dolo alfano che ha guastato i principi basilari di civile convivenza, una giustizia ingiusta che annienterà ciò che rimane del ceto medio e basso, ci terremo tutte le costose province e metteremo la sinistra fra i soprammobili di casa. La osserveremo nelle rughe rifatte di Alba SiParietti, che in vista della menopausa crede di fare un favore a Veltroni annunciando l’intenzione di candidarsi nel defunto partito democratico assieme alla stagionata Sabrina Ferilli, quest’ultima ospite del tg3 di Bianca Berlinguer per farsi presentare “orgogoliosa di stare a sinistra”. Entrambe a sponsorizzare Silvio Berlusconi preoccupato di non potersi più divertire con gli alleati calati nella parte di oppositori, ma di dover fare i conti con un un’opposizione vera.

Quella del partito di Antonio Di Pietro che non ha bisogno di infierire sul cadavere del Pd morto dissanguato. Finito con un colpo di questione morale che ha ucciso pure la sua sopravvivenza. Prova ne è la squallida disperazione di Mario Giordano e dei suoi sottoposti del Giornale della famiglia Berlusconi, traditi anche dall’ultima arma, quella della fantasia, che con lodevole talento hanno talmente fiaccato da non riservare più nemmeno uno straccio di sorpresa sotto l’albero.

Già, perché l’invenzione non sostituisce la realtà. In mancanza di qualcosa di penalmente rilevante sul conto dell’ex pm non rimane altro che morire nell’ossessione di ripetere il nulla, riempendo le pagine dell’house organ con fotografie fumose incorniciate da didascalie false e tendenziose.

La regia delle bugie e della confusione che hanno sfigurato il quotidiano di Indro Montanelli è curata da un gruppo di macellai travestiti da giornalisti, che stanno ingoiando di traverso il capitone natalizio attanagliati dal bisogno di fomentare idiozie. Ben consci di sparare con un caricatore vuoto.

Ben consci della realtà con la quale dovrà fare i conti il loro editore corruttore: crisi, disoccupazione, credibilità internazionale sotto i piedi e pericolo di tumulti popolari che potrebbero segnare la fine anticipata del suo regno. Forse in piazzale Loreto, travestito da Babbo Natale appeso per le caviglie.

Sarebbe un Natale diverso, degno di tanti auguri.

domenica 21 dicembre 2008

La notte degli ipocriti

Ancora un paio di giorni poi, come ogni anno, si da sfogo alla sagra del consumismo. Tutti in balia di pranzi e cenoni saturi di ogni ben di Dio alla facciazza dei poveri e dei disagiati. Ma è Natale e bisogna essere più buoni... e ipocriti. Sì, perché questi giorni di follia organizzata, sono sempre preceduti dalla Santa Messa della vigilia di Natale in cui migliaia e migliaia di persone si radunano nelle Chiese a ridicolizzare un luogo di culto (di cui ho rispetto sebbene io non sia cattolico) ed i suoi fedeli.
Dico questo perché il 90% delle persone che si recano alla Liturgia della vigilia o del giorno di Natale non sa nemmeno cosa siano i Vangeli, la parola di Dio ed è ben lontana da rispettare nella propria quotidianità i principi Cristiani.
Ed allora sfoggiando abiti da Gran Galà o da Serata alla Scala di Milano tutti vanno in Chiesa, si fanno l'oretta di Messa e poi trascorrono lungo tempo sul sagrato a salutare, abbracciare, adulare persone che durante l'anno hanno ignorato o addirittura denigrato.

Alla faccia dei Vangeli e della Bibbia... ma tutti uniti sotto un velo di ipocrisia.

Buon Natale

giovedì 11 dicembre 2008

Verso la catastrofe... ma con ottimismo

È quasi Natale ma, mi dispiace dirlo generalizzando, gli italiani pieni di egoismo, menefreghismo e saturi di ignoranza non hanno capito che da qualche tempo abbiamo superato il punto di non ritorno e non c'è più niente da fare.
Non c'è però da stupirsi di tutto ciò visto che i cittadini se ne fregano della vita politica e sociale del paese; l'unico sforzo che si accollano è quello di andare disinformati alle urne ogni 5 anni a dare il voto al più bravo 'mass mediatico' della campagna elettorale.

La vita di un paese non devono fare i politici ma i cittadini!
Ma finché non entrerà nelle teste disabitate degli italiani questo concetto fondamentale di democrazia, non riusciremo a fare il salto di qualità. (forse non lo faremo mai!)

L'Italia stava già andando verso la 'gabbia dei leoni', poi la crisi economico finanziaria (in parte causata dal fallimento del capitalismo ed in parte gestita a tavolino dalle banche mondiali) ci ha scaraventato direttamente dentro la gabbia.

A febbraio/marzo 2009 avremo alcuni milioni di italiani in cassa integrazione guadagni, poi seguiranno le chiusure di centinaia di aziende ed il meccanismo seguirà a catena su tutto il settore industriale.
A tutto questo aggiungiamo il fatto che il nostro paese è lo Stato con il maggior debito pubblico del mondo e senza muovere troppi neuroni riusciamo a capire che la bancarotta dello Stato Italia non è un'ipotesi così remota.

Il futuro che ci attende non è molto roseo e nemmeno tanto differente da quello che hanno vissuto e stanno vivendo i 'cugini' argentini.

Lo so che dicendo queste cose risulto essere un Contrarian... Ma non sono l'unico ad avere questi timori... Persino il ministro del lavoro nei giorni scorsi ha parlato di rischio Argentina proprio mentre il ministro dell'economia rassicurava sul fatto che non faremo quella fine.

Ma a noi forse andrà peggio che all'Argentina; noi probabilmente finiremo sotto la dittatura del Cavalier Silvio Berlusconi che, ormai in dirittura di arrivo del suo progetto, sta per mettere le mani sulla Costituzione Italiana per diventare così il controllore totale del paese ed avere 60 milioni di sudditi.

Come dice Beppe Grillo... Verso la catastrofe ma con ottimismo!

mercoledì 3 dicembre 2008

Fermi tutti!!! Siete circondati!!!

La crisi economico-finanziaria sta sempre di piu' facendosi sentire; i posti di lavoro scarseggiano e la cassa integrazione sta facendo incetta di dipendenti nelle aziende.
Nel frattempo il ministro La Russa richiede a gran voce la presenza dell'esercito nei capoluoghi.

Considerando che anche negli Stati Uniti l'esercito e' in allerta pre-sommossa da oltre 2 mesi (vedi QUESTO link) , possiamo gia' capire che cosa sta succedendo: stiamo entrando in una crisi economica che avra' risvolti ed impatti molto violenti sui cittadini e che potra' creare proteste, sommosse, reazioni e/o tumulti tra/con la popolazione.

Non escludo che ad un certo punto le banche ci dicano: "Avete presente i vostri risparmi? Beh. Da oggi non ci sono piu'." Oppure... "da oggi considerateli dimezzati".
E allora si' che la gente "finalmente" smettera' di guardare Amici, Uomini e Donne, La Talpa, Il Grande Fratello, il campionato di Calcio, la Champions League e scendera' in piazza incazzata.

E' per questo motivo che l'esercito e' gia' pronto per intervenire.

martedì 2 dicembre 2008

Dicembre ed i regali di Natale

Dicembre e' iniziato e ci stiamo avvicinando ad un periodo forse magico ma altrettanto squallido che ci porta alle festivita' natalizie.
Quella che non e' nient'altro che una ricorrenza e festività religiosa, diventa la festa del consumismo. Tra 7-10 giorni i negozi inizieranno a popolarsi di persone con uno sguardo tra lo schizofrenico e l'euforico alle prese con acquisti tanto modesti quanto inutili.
La si potrebbe chiamare la Sagra dell'Inutilita'.

Le spese piu' ingenti sono dedicate ai famigliari piu' stretti poi man mano che ci si allontana dalle persone il cui legame affettivo e' molto alto, i regali degradano in cavolate da pochi euro quasi tutti provenienti da paesi in via di sviluppo e di conseguenza prodotto dello sfruttamento di persone povere e addirittura di bambini.

Ma e' Natale e siamo tutti piu' buoni.... non si possono dire queste cose altrimenti sei lo sfigato di turno... Si possono solo pensare...
E quindi tutti sempre piu' stupidi e pieni di ignoranza andiamo per negozi ad acquistare il ciarpame piu' insulso per fare un amato dono ai nostri cari.

Beh, quest'anno non fatemi regali... mi basta un augurio di Buon Natale... risparmiate i soldi, non alimentate il mercato dello sfruttamento e non mi fate sentire un peso a cui e' obbligatorio comprare qualcosa.

sabato 29 novembre 2008

Obama, le prime delusioni

Riporto un post da questa fonte: http://www.corriere.it/editoriali/08_novembre_27/gaggi_b5822288-bc4a-11dd-88c4-00144f02aabc.shtml

di Massimo Gaggi


Gente seria, onesta, preparata. Ma sono davvero loro le persone più adatte per realizzare quel cambiamento che è stato il motivo dominante di tutta la campagna di Obama? Dopo gli apprezzamenti della prima ora per la scelta di Tim Geithner e Larry Summers come ministro del Tesoro e superconsigliere economico, ora sono in molti a chiedersi, in casa democratica, dov'è che il nuovo presidente intende portare il partito e il Paese.
Obama spiega che ha bisogno di gente esperta e che sarà lui in prima persona il fattore di novità, ma nel «ring» televisivo di This Week le «firme» conservatrici George Will e David Brooks inneggiano alle sue scelte, mentre i progressisti Robert Kuttner e Arianna Huffington sono perplessi, ostentano freddezza. Durissimo William Greider su The Nation, la rivista della sinistra radicale: «Per il Tesoro sono state scelte una persona e idee sbagliate. Lunedì, proprio mentre veniva designato, Geithner ha salvato, coi soldi dei contribuenti, Citigroup: il colosso che lui stesso ha contribuito a creare, con Summers, Rubin e Greenspan, durante la presidenza Clinton. Obama deve spiegare dove sta andando» alla base progressista che si è mobilitata per lui.

Kuttner, il direttore di American Prospect, organo della sinistra «bostoniana », è più possibilista: «Obama si è circondato di tecnocrati centristi. Perfino Hillary Clinton avrebbe scelto facce più fresche. Ma forse vuole governare da sinistra dopo aver rassicurato l'establishment: un presidente progressista in abiti pragmatici».
Che la concretezza di Obama avrebbe finito, prima o poi, per deludere i radicali, se lo aspettavano in molti. E' accaduto prima del previsto, anche per l'incalzare di una crisi che non lascia spazio per i collaudi. E i conservatori ne approfittano: il Wall Street Journal sottolinea le credenziali liberiste di Summers, grande sostenitore della deregulation degli anni '90, mentre alla Cnbc l'economista-conduttore Larry Kudlow esulta: «McCain non avrebbe potuto fare scelte migliori, la "blogosfera" radicale è furiosa ».

Qualche dubbio ce l'hanno anche i democratici moderati. Nessuno contesta l'autorevolezza dei prescelti, ma, in una tempesta che ha ormai le caratteristiche di una crisi di sistema, tutti quelli che hanno partecipato, anno dopo anno, alla costruzione del modello Usa di capitalismo finanziario, si portano dietro qualche responsabilità. A parte Bush, biasimato sia da destra che da sinistra, l'imputato principale è Alan Greenspan. L'ex capo della Fed, osannato ancora due anni fa come il «maestro» dell'orchestra economica mondiale, viene ora dipinto come uno stregone malefico e pasticcione. Ma sui magazine
che lo mettevano in copertina come il Salvatore del mondo, non era solo: alle sue spalle c'erano Summers e Rubin (anche lui, ora, con Obama).

Quanto a Geithner le critiche non riguardano solo lo scarso successo dei salvataggi che ha fin qui attuato (sotto la guida di Paulson e Bernanke), ma anche il fatto che negli anni del «denaro facile» di Greenspan, lui sedeva nel suo board (dal 2003) e non si è mai opposto.
Certo, non era facile per un giovane banchiere tagliare la strada al «Maestro ». Oggi, però, il New York Times promuove con riserva il team di Obama: «Sono bravi ma hanno fatto i loro errori. Devono ammetterli e mostrare che sono cambiati».

giovedì 20 novembre 2008

Pd, ultima fermata


Riporto un post da www.voglioscendere.it che dimostra per l'ennesima volta quanto, il PD ed il PDL, ci stiano prendendo per i "fondelli".

C'è da sperare che qualcuno riesca a far dimettere il senatore Nicola Latorre almeno dall'incarico di vice-capogruppo dei democratici al Senato. Pensare infatti che i probiviri del Pd espellano, o quantomeno sospendano, il braccio destro di Massimo D'Alema dal partito, così come farebbe qualsiasi partito in qualsiasi democrazia occidentale, è velleitario. Ormai è chiaro che di occidentale il nostro paese conserva solo la collocazione sulla carta geografica: tutto il resto, dalle classi dirigenti fino a buona parte dei media, è levantino. O, se preferite, latino americano.

Ma persino in Sud America un parlamentare di opposizione smascherato in tv mentre consiglia per iscritto a un esponente della maggioranza le frasi e i ragionamenti da utilizzare per tentare di levarsi dall'impaccio in cui lo ha cacciato un avversario politico, verrebbe immediatamente fatto scomparire dalla scena. Ovviamente non per senso etico o morale, ma per convenienza. Con quale residua credibilità Latorre potrà nel futuro opporsi, o fingere di opporsi, a prese di posizione, leggi e interventi avanzate dalla maggioranza? D'ora in poi la sua faccia rotonda, il suo cranio pelato, saranno solo e semplicemente il simbolo del'inciucio. Saranno un inno al qualunquismo di chi dice «intanto sono tutti uguali». Saranno la pietra tombale sulle già scarse possibilità del centro-sinistra di tornare un giorno alla guida del paese.

Eppure tra gli oligarchi nostrani Latorre resta popolarissimo. Ieri i suoi amici, per fronteggiare l'ondata di sconcerto montante anche dall'interno del Pd, hanno straparlato rievocando i processi staliniani. Il pugliese Francesco Boccia, dimostrando di non aver ricevuto nessun beneficio dagli anni trascorsi in gioventù studiando a Londra, è arrivato a dire: «Siamo passati da Obama a Stalin». L'ex prodiano Paolo De Castro ha definito «grottesche le critiche» per il pizzino allungato da Latorre. E tutti hanno catalogato l'episodio tra le scaramucce in atto tra i dalemiani e i veltroniani per il controllo del partito democratico.

Ora, è evidente che tra i due gruppi sia in corso una guerra. Ed è altrettanto ovvio che Veltroni e i suoi, mentre premono per le dimissioni di Latorre, sotto sotto si fregano le mani pensando di aver segnato un punto in loro favore. Ma tutto questo non basta per evitare di discutere del nocciolo della questione: Latorre con il suo comportamento ha danneggiato gravemente il partito, se non se ne va lo danneggerà ancor di più. Per il Pd, insomma, è arrivato all'improvviso l'ultimo treno. Sarebbe il caso che da quelle parti ci si desse da fare per non perderlo.

domenica 16 novembre 2008

L'Enel e il rispetto per l'ambiente sovvenzionato dallo Stato

Poche settimane fa all'uscita dal Supermercato Coop ho ricevuto delle Lampadine Fluorescenti e dei kit idrici per il risparmio di energia elettrica ed acqua.
Ero sorpreso del fatto che Enel dimostrasse un'attenzione cosi' elevata all'ambiente considerando che le loro scelte aziendali hanno sempre poco di ecologico (vedi http://www.greenpeace.org/italy/ricerca?q=enel).

Poi guardando meglio il documento da sottoscrivere per ricevere gratuitamente i kit sopra indicati ho scoperto che Enel ci mette la faccia ma i soldi ce li abbiamo messi noi (guarda a questo link il PDF con la riga evidenziata in arancione).

sabato 15 novembre 2008

La crisi non e' finita

La crisi non e' finita... e chissa' quanto durera'... ma noi siamo tranquilli... SIAMO SOTTO REGIME DITTATORIALE :-( e non ci accorgeremo di nulla :-)

Viva gli italiani... che non si accorgono di nulla!!!


Guarda i link seguenti...LINK1 e LINK2 sono articoli tratti da Borsa e Finanza di noti "guru" della Finanza... suggerisco di fare particolare attenzione alle ultime righe del secondo post.

mercoledì 12 novembre 2008

CTRL-ALT-CANC

Riporto un post dal sito http://feeds.feedburner.com/~r/IntuizioniOvvie/~3/445644513/post.aspx

Il mondo parla di Berlusconi. Credetemi, perfino per me è spiacevole constatare che continua a parlarne male. Berlusconi è al vertice di una piramide che rappresenta tutti gli italiani, uno per uno. Non serve dire io non mi sento rappresentato: una società è un sistema composto da individui raggruppati in base a criteri ben definiti, che non si esprimono in maniera caleidoscopica e frammentata, ma eleggono un portavoce che parla a nome e per conto della collettività. Di fronte al resto del mondo, noi siamo tutti Berlusconi.

Il vero problema è questo. Non siamo stati capaci di esprimere una classe dirigente adeguata a questo periodo storico. Abbiamo politici vecchi, arretrati e incapaci di pensiero innovativo. Ce li abbiamo perchè ce li abbiamo messi noi: li abbiamo votati.
L'America ha dimostrato di saper cambiare, di essere in grado di rompere con gli schemi tradizionali, di saper guardare avanti utilizzando modelli e concetti nuovi. Barack Obama si è rivolto agli americani. Li ha coinvolti uno per uno, ha parlato loro attraverso la rete. Per la prima volta le elezioni politiche del più grande paese democratico sono state vinte attraverso l'utilizzo sapiente e pervasivo di internet. La rete cambia il mondo.

Noi invece abbiamo Luca Barbareschi che dichiara che internet va regolamentata, che non capisce che è proprio la rete, al contrario, che si autoregola. In rete emergono i contenuti migliori a discapito di quelli inaccettabili. Questo è possibile grazie al concetto di intelligenza distribuita. Dal crollo della Torre di Babele in poi, il più grosso problema dell'uomo è stata la comunicazione. Le parole e le idee hanno sempre sofferto della mancanza di circolazione, del tentativo di strumentalizzazione, della censura. Oggi invece abbiamo un fenomenale strumento grazie al quale tutto è confrontabile. Le singole faziosità, le strumentalizzazioni... tutto si può mettere a confronto perchè ognuno di noi abbia la capacità di scegliere liberamente.

Oggi possiamo cambiare il mondo. Yes we can!
Per farlo, dobbiamo esprimere coraggiosamente nuovi talenti che abbiano internet, l'open source e il copyleft nel sangue, il cui dna contenga geni dedicati alla comprensione e allo sviluppo dello streaming video, della banda larga, dei comuni trasparenti, delle webcam in h24. La nuova rivoluzione si combatte online.

Dobbiamo mandare a casa questi vecchi mafioburocrati che non sanno cosa significa cut&paste, drag&drop, tag, blog, feed e sostituirli con una nuova generazione di giovani appassionati, idealisti, pieni di talento e nati con le mani sulla tastiera.

Se vogliamo portare quest'italietta nel futuro, la soluzione è una sola: CTRL-ALT-CANC.

venerdì 7 novembre 2008

Obama Presidente


Obama presidente. Onestamente sono felice di questa cosa e spero che possa portare avanti i buoni propositi della campagna elettorale anche se non sarà facile viste le difficoltà relative alla crisi economico finanziaria che si è abbattuta e si sta abbattendo sugli Stati Uniti e sul resto del mondo.
Inoltre, come già detto in un mio precedente post (http://paolomarmiroli.blogspot.com/2008/10/obama-presidente.html), ho il timore che portando avanti il suo programma rivoluzionario, andrà a 'toccare' troppi poteri forti... e come è noto (a noi italiani in particolare) si finisce per soccombere... se sei "fortunato" distruggono ogni cosa della tua vita, se sei "sfortunato" TI FANNO FUORI!

domenica 2 novembre 2008

Risposta dal Comune di Correggio su E.V.A.

In riferimento all'e-mail inoltrata al Comune di Correggio inerente la centrale di produzione di energia chiamata E.V.A. (vedi post al seguente link http://paolomarmiroli.blogspot.com/2008/08/correggio-ecologica-ma-non-troppo_27.html), pubblico la risposta dell'ente En.Cor. che sta procedendo alla realizzazione della centrale: Clicca sul link per leggere la risposta

venerdì 31 ottobre 2008

Speculazione e niente piu’

Ogni giorno ci fregano… anche questa settimana si e’ conclusa con un rally borsistico immotivato.
Gli USA sono in recessione, quasi tutta Europa vi e’ entrata, i paesi emergenti hanno una flessione della crescita economica, la crisi dei mutui sta passando alla terza fase (quella piu’ pericolosa relativa ai crediti non esigibili da carte di credito), gli indici di riferimento delle economie stanno peggiorando, non sono ancora state presentate le trimestrali dei grossi gruppi (che dubito saranno buone), la Fed ha tagliato i tassi che ora sono all’1%, tante altre banche centrali lo stanno facendo in questi giorni (il 6 novembre dovrebbe essere il giorno della BCE) ma le borse questa settimana hanno portato a casa balzi oltre il 10%.

E’ vero che gli andamenti di borsa non sono sempre razionali ma in questo caso stiamo esagerando.
Sara’ il rally di fine anno abbinato al rally delle presidenziali degli Stati Uniti?
Non credo proprio… e’ tutta speculazione di grandi gruppi finanziari che si accordano su quando vendere e quando comprare e nel frattempo chi ci rimette sono sempre i piccoli risparmiatori.

mercoledì 22 ottobre 2008

Un passo indietro per andare avanti

Alcuni anni fa, per esigenze di salute, cambiai lavoro in quanto l'ambiente del Credem (in cui ho lavorato per 12 anni) era diventato insostenibile.
Lo stress e le pressioni lavorative dei superiori erano diventate tali da crearmi problematiche di salute non più tollerabili per consentirmi di avere una vita normale.
In quell'occasione feci una scelta in parte sofferta ma necessaria... La scelta di fare un passo indietro per poter andare avanti.
Sicuramente una scelta che, col senno di poi, è risultata corretta e fondamentale per ritornare ad essere me stesso.
Questa scelta andrebbe riproposta anche all'attuale situazione economico-finanziaria mondiale; il sistema capitalistico così come è stato sino ad oggi, si è dimostrato un fallimento (così come il comunismo in alcune realtà nazionali negli scorsi anni).
Nell'arco di 2-3 mesi le principali potenze economiche dovranno riesaminare tutto il sistema finanziario e procedere ad una riorganizzazione e revisione dello stesso.
In tali circostanze mi auguro che prevalga un minimo di senno nelle scelte e tutto non sia deciso sempre e solo in funzione delle logiche dei sistemi bancari e petroliferi del potere.
Questo perché per uscire dal fallimento dell'attuale capitalismo è necessario anche qua... fare un passo indietro per andare avanti!

venerdì 17 ottobre 2008

I soldi girano

Ogni giorno ho l'impressione che tutto sia preparato a tavolino.
Oltre al fallimento Lehman Brothers (perché sono stati salvati vari istituti e questo no?), al motivo dell'esercito lungo le strade italiane (negli USA l'esercito è in allerta pre-sommossa popolare), alla farsa Alitalia (tra le varie cose il CAI aveva come banca di appoggio Lehman Brothers), mi soffermo sull'accordo che il governo ha stipulato in agosto con la Libia in cui si impegna a versare allo stato di Gheddafi, 5 miliardi di dollari in 20 anni. La somma è a 'rimborso' dei danni della colonizzazione italiana di diversi decenni fa in cambio di una riduzione dei clandestini diretti in Italia (questo è ciò che ci hanno raccontato).

Due giorni fa Berlusconi ha messo in allerta su eventuali OPA ostili di imprenditori stranieri su aziende italiane il cui prezzo delle azioni è molto basso e guarda caso proprio oggi la Libia è entrata in Unicredit diventando il secondo azionista dell'istituto di credito.
Ieri Berlusconi ha detto che da ora l'imperativo categorico dello stato sarà quello di aiutare le aziende italiane in difficoltà a causa dell'impatto della crisi finanziaria sull'economia reale.
Unicredit è l'istituto di credito italiano in maggiore difficoltà ed a tal scopo ha avviato un aumento di capitale.

Alla luce di quanto sopra arrivo alla seguente conclusione:

L'Italia da i soldi alla Libia come previsto dall'accordo di agosto e la Libia viene in Italia in aiuto di Unicredit entrando nel capitale con gli stessi soldi che gli abbiamo dato noi.

I 5 miliardi di dollari alla Libia li paga lo stato italiano cioè noi,
Le iniezioni di liquidità per aiutare le banche li paga lo stato italiano cioè noi,
Gli eventuali aiuti alle banche e/o alle aziende in difficoltà li darà lo stato italiano cioè noi.

Gli imprenditori ed i banchieri guadagnano fior di quattrini e se in difficoltà li andiamo a salvare con i soldi dei contribuenti.

I soldi girano... ma purtroppo sono sempre i nostri.

sabato 11 ottobre 2008

Obama Presidente???

Tra poche settimane ci saranno le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e il candidato Obama sembra essere il favorito.
Sicuramente Obama rappresenta il cambiamento rispetto all'attuale presidenza e credo rispecchi quanto si attendono ad oggi gli americani.
Il vantaggio che i sondaggi gli assegnano credo si assottigliera' negli ultimi giorni della campagna elettorale e l'elezione diventera' un testa a testa.

Quanto sopra in quanto gli americani sono per il cambiamento ma "il colore della pelle" di Obama non lo aiuta.
Gli USA, questi stati multirazziali e che permettono l'integrazione dei neri (soprattutto se si tratta di correre i 100 metri nelle gare di atletica) sicuramente si troveranno dei cittadini che andando a votare avranno atteggiamenti razzisti e probabilmente abbandoneranno il candidato Obama ed il suo programma politico, per dare il voto a Mc Cain che non rappresenta il nuovo ma ha il colore della pelle sicuramente BIANCO.

Al di la' di queste considerazioni che spero vengano smentite dai fatti, vedo un altro punto a sfavore di Obama... ma questo post-elezioni.

L'impronta che ha dato in campagna elettorale al suo eventuale ruolo di Presidente degli Stati Uniti, sembra andare a toccare i Poteri Forti dell'economia USA... il che' non e' una bella cosa per la sua incolumita' fisica (e non sta a me ricordare tutti i casi del passato (Martin Luther King, JFK, Malcom X, etc.)
Speriamo bene.

venerdì 10 ottobre 2008

Grazie Dottor Cudazzo

Ad una settimana dall'operazione di rimozione della colecisti con calcoli, non posso dimenticare di ringraziare il chirurgo che mi ha operato (lo stesso che un anno fa eseguì anche un intervento a mia madre).
Il Dottor Eugenio Cudazzo, una volta contattato mercoledì 1 ottobre, mi ha dedicato una grande attenzione già nel colloquio di giovedì, nella visita e nel successivo ricovero urgente di venerdì 3 ottobre presso l'ospedale di Guastalla.
Già nel pomeriggio del 3 ottobre sono stato operato e sono stato seguito nei giorni successivi con enorme professionalità, gentilezza, attenzione e disponibilità senza dimenticare gli atteggiamenti dolci e paterni quasi da "genitore".
In una sanità pubblica spesso caotica con malfunzionamenti, menefreghismo e poca professionalità, devo ringraziare sicuramente gli infermieri, quasi tutti, molto gentili e professionali e soprattutto il Dottor Eugenio Cudazzo.
Grazie ancora... Di tutto.

mercoledì 8 ottobre 2008

Questi sono gli italiani e l'Italia

Riporto un post dal blog di BeppeGrillo.it:

Nulla smuove questo popolo. Solo la fame, forse, potrebbe. Essere governati da delinquenti e incapaci non turba più, da tempo, le coscienze.
Gli italiani sono dei belli addormentati. Il Paese è governato da piduisti. Sono rimasti tali, a tempo pieno, dagli anni ’70. Gelli è in pensione, ma Berlusconi e Cicchitto non hanno mai dato le dimissioni. L’Italia è gestita anche dagli ex comunisti, ora pidinimenoelle, che in vita loro non hanno mai lavorato e non sono mai stati neppure comunisti. D’Alema, Veltroni, Fassino e la consorte settelegislature Serafini. Sempre in torta, mai all’opposizione, sempre mantenuti dai contribuenti. Buoni a nulla e capaci di tutto
Questo socialcapitalismo di rapina ha alimentato la Mafia, la Camorra, la Ndrangheta, la Sacra Corona Unita. Ha permesso che la criminalità organizzata e la politica delle tangenti gestisse le comunità locali come delle discariche.
Ora suona la sirena d’allarme delle banche. Bisogna proteggerle. Certo, se il sistema bancario crolla, e le persone si ritrovano senza risparmi, senza poter fare la spesa, questa banda che ha occupato le istituzioni deve preoccuparsi. E molto. Una piazzale Loreto non sarebbe più sufficiente per contenerla. Quando bisognava proteggere i cittadini dai Tango bond, dalla Parmalat, da Cirio, dai mutui variabili che mettevano il cappio alle famiglie, dai derivati, dai futures, dai fondi di investimento con dentro i vermi, allora NESSUNO è intervenuto. Domandatevi perché. La risposta è semplice, le banche e la politica sono la stessa cosa. Lo stesso corpo. Uno e bino. Corrotto e corruttore che si scambiano il ruolo, ma sempre nell’ambito della legalità. La legge tutela l’illegalità, nel caso non la tuteli a sufficienza, la si rinforza depenalizzando il falso in bilancio. Scrivi Geronzi e leggi psiconano, detti Passera e compare Prodi, esclami Profumo e appaiono le fondazioni. Le fondazioni, la lunga mano dei partiti, sono azioniste delle banche. Scelgono gli amministratori delegati, approvano i bilanci, gli investimenti.
Gli italiani dormono, belli addormentati, cullati dai media controllati dai politici e dalle banche, che intorpidiscono i loro sensi. E’ un popolo di conigli, ipnotizzato da un serpente. Può svegliarsi in tempo o finire divorato. Io non lo so.
Non posso però stare a guardare. Il cialtrone alla guida del Pdmenoelle, sempre più Topo Scemo che Topo Gigio, si chiede dove è finito Beppe Grillo. Io sono qui, sempre qui, giorno dopo giorno. Oscurato da tutti i media, anche dalle riviste gossip, per ordine di Veltrusconi. Prima ti cancellano dall’informazione e poi ti prendono anche per il culo.
Alle prossime amministrative del 2009 ci saranno le liste civiche del blog, ne renderò noto il simbolo in ottobre. A gennaio terrò un incontro nazionale delle liste e dei MeetUp. Loro non molleranno mai, noi neppure.

lunedì 6 ottobre 2008

Siamo nella cacca

È un pò che ho fatto le mie scelte finanziarie ma ad oggi direi che su diversi indici finanziari internazionali siamo arrivati a valori 'di non ritorno'.
Il piano USA di salvataggio del sistema non servirà a nulla. Probabilmente verranno fatti nuovi interventi per la riduzione dei tassi sia da parte della BCE che da parte della FED.
Il problema è che tutto il sistema finanziario globale è legato come una rete ed è strutturato nello stesso modo.
Il fallimento di questo sistema sta collassando tutti i fronti e probabilmente avremmo nei prossimi mesi decine e decine di istituti finanziari al tracollo.
Quindi ritengo sia indispensabile uscire da ogni tipo di investimento a meno che non si tratti di:
- Titoli di stato o etf legati a titoli di stato
- Etf strutturati di tipo short che portano a guadagni in caso di calo dei relativi indici.

Inoltre è necessario diversificare le liquidità su almeno un paio di conti correnti o depositi in banche differenti (è già più improbabile che chiudano tutte e due o tre le banche su cui si hanno i soldi anziché una sola).

Siccome sono convinto che faremo più o meno la fine dell'Argentina di 4-5 anni fa, sono anche del parere di portare all'estero un pò del patrimonio (tipo svizzera su un conto Swiss Post) e nei prossimi mesi, tenersi ben nascosti in casa 4 o 5 mila euro.

Oggi sono ottimista :-)

domenica 5 ottobre 2008

Un ponte costa sempre caro

Anche se sono ricoverato in ospedale per la rimozione della colecisti con calcoli, non perdo l'occasione per scrivere un post.

Chiunque, credo, conosca i prezzi di un intervento privato di un dentista per un ponte dentale ma la mia attenzione è volta verso i costi di alcune costruzioni di 'artisti' che progettano ponti avvenieristici i quali non danno alcun valore aggiunto al di là del transito di un mezzo di trasporto.
Uno di questi 'fenomeni' della progettazione è l'architetto Santiago Calatrava che ha realizzato in Italia alcuni ponti tra cui un paio a Reggio Emilia.
Al di là del fatto che è opinabile la necessità di realizzare un ponte di tali dimensioni e caratteristiche, occorre notare che i costi di realizzazione previsti erano di 18 milioni di euro per arrivare a spenderne ben 50 (costi stratosferici se paragonati ai costi di costruzione di due ponti normalissimi con pari portata).
Non soddisfatto di tutto ciò, negli ultimi giorni sempre il solito architetto ha richiesto, per ragioni estetiche, l'interramento degli elettrodotti nei pressi dei ponti il cui costo previsto sarebbe di 6 milioni di euro a carico dei cittadini.
L'associazione di cittadini Amici di Beppe Grillo di Reggio Emilia ha formulato una richiesta alla Corte dei Conti affinché venga data priorità all'interramento di elettrodotti presenti in altre zone della provincia in cui l'esecuzione dell'intervento sia legato alla tutela della salute dei cittadini e non solo ad un 'vezzo' estetico di un architetto che vuole fare l'artista.

domenica 28 settembre 2008

Alitalia: tutti vincitori!!!


Per fortuna sembra che il mio ultimo post non si sia avverato (ringraziando il cielo); questo perche' l'ultima cosa che mi auguravo era un fallimento di Alitalia.
Di certo ci siamo andati molto vicini dopo l'esito negativo della contrattazione avviata la scorsa settimana che sembrava aver posto definitivamente la parola FINE all'azienda.
Anche il nostro premier Al Tappone se ne e' lavato le mani, ha cercato di non rilasciare molte dichiarazioni e soprattutto di evitare le interviste in quanto la sua spavalderia non sarebbe stata supportata dai fatti.
Negli ultimi giorni poi un po' tutti hanno cercato di fare qualcosa per trovare un compromesso al "crack" ormai alle porte e pare (ma lo dico piano) che la situazione sia migliorata e si arrivi al salvataggio della compagnia di bandiera con tutto cio' che ne conseguira' (con la partnership estera (ancora in ballo) e con i costi a carico dello Stato cioe' a noi contribuenti).
Insomma la tanta odiata offerta di Air France della scorsa primavera non e' stata onorata da una altrettanto forte cordata italiana; per questo abbiamo bisogno di qualche serio imprenditore straniero competente in materia di compagnie aeree che ci tiri fuori da questo casino (attenzione a dire casino che potrebbe arrivare la Carfagna a multare tutti).
Veltroni giovedi' ha gia' affermato di essere stato determinante per la ripresa delle trattative. Tra qualche giorno, una volta "non fallita" Alitalia, anche il nostro Al Tappone con una faccia tosta invidiabile non manchera' di uscire con grande spavalderia dicendo che il merito del salvataggio dell'azienda e' tutto suo.

P.S.: Non dimentichiamo che Alitalia non esiste più. L'azienda è stata commissariata ed il 'salvataggio' è dal fallimento ma l'azienda non esiste più. Gli imprenditori si comprano il 'buono' dell'azienda. Il 'cattivo' lo paghiamo noi contribuenti.

lunedì 22 settembre 2008

Alitalia: un fallimento annunciato

Non vorrei portare sfortuna a tutti i dipendenti Alitalia ma la situazione la vedo veramente male.
Un anno fa eravamo alla ricerca di un acquirente. Tempi geologici per arrivare alle offerte vincolanti (i soliti tempi all'italiana) per poi avere un solo possibile acquirente: Air France.
La contrattazione era iniziata e proseguita con scontri (per richieste ardite dei sindacati) sino ad una rottura con Air France (sicuramente gestibile e risolvibile).
Poi siamo entrati in campagna elettorale ed Al Tappone ha colto subito l'occasione per denigrare i sindacati, Air France e fare di tutto per garantire ai cittadini che il suo intervento sarebbe stato determinante, trovando una cordata tutta italiana per il salvataggio dell'azienda e per il mantenimento della nazionalita' italiana alla storica compagnia di bandiera.
Una volta vinte le elezioni (grazie al suo carisma che, come ai tempi di Mussolini, gli "consente" di raccontarla come vuole agli italiani i quali credono a tutto) ha accantonato la problematica forzando al consiglio dei ministri uscente, l'approvazione di un prestito ponte di 300 milioni di Euro (che abbiamo pagato noi con le ns. tasse) che gli desse il tempo di trovare questa famosa cordata di imprenditori (che in campagna elettorale aveva dato come già pronta).
Solo nelle ultime due settimane abbiamo "riscoperto" che Alitalia sta per fallire (se si portavano in tribunale i libri contabili 10 anni fa forse era gia' fallita allora), ed Al Tappone ha detto che avrebbe portato allo scoperto questa cordata. Ha fatto una legge ad hoc per assegnare la parte "buona" dell'azienda ai suoi amici imprenditori (quella che tra 5 anni avrebbe regalato l'azienda ad Air France o a Lufthansa) e quella "cattiva" allo Stato (che affare!).
Con questa nuova cordata, i sindacati si sono trovati di fronte ad una situazione peggiore della prima proposta di Air France ed hanno portato avanti una possibile contrattazione che Al Tappone non ha voluto accettare dando l'ultimatum e rifilando tutta la responsabilita' ai sindacati di un eventuale tracollo dell'accordo.
Ad oggi la cordata non c'e' piu' e siamo "in braghe di tela".
Credo che a questo punto anche il ns. Presidente del Con(s)iglio fara' di tutto per fare fallire Alitalia.
Che tristezza!

lunedì 15 settembre 2008

I conti tornano

A poco più di un anno dall'inizio della crisi dei mutui subprime con qualche "piccola vittima", dopo il recente salvataggio in extremis di Fannie Mae e di Freddie Mac, oggi abbiamo avuto uno dei primi grossi tracolli: il crack di Lehman Brothers.
Ed anche per il colosso assicurativo Aig comincia a prospettarsi un'aria poco rassicurante.
Questo è il risultato di anni di errori e speculazioni di tanti colossi finanziari tutti sulle spalle dei cittadini, concedendo mutui/prestiti a cani e porci senza avere le opportune sicurezze di rientro delle somme. Per non dimenticare poi che questi crediti venivano cartolarizzati e quindi rivenduti sotto svariate forme di investimento ai cittadini.
Ovviamente la recessione ormai avviata negli USA ed i prezzi in continuo aumento, non consentono ai cittadini (sicuramente poco saggi che spendono più di quanto non guadagnano comprando tutto a rate) di rimborsare le rate dei prestiti ricevuti e le banche sono a corto di liquidità e devono sopportare le relative perdite per crediti non esigibili con tutto ciò che ne consegue.
Lehman Brothers è stato il primo colosso che è crollato ma, purtroppo, ne seguiranno altri.
Nel frattempo la recessione in USA continua e probabilmente, secondo molti esperti del settore, proseguirà anche il prossimo anno.
In Italia, per ora, non siamo a questi livelli anche perché la propensione all'indebitamento è molto inferiore agli Stati Uniti (anche se questa brutta abitudine la stiamo apprendendo molto velocemente) ma la recessione economica è in corso da qualche mese (anche se i mass media dicono che FORSE siamo quasi in recessione).
Ma i portafogli dei cittadini sono sempre più vuoti, o meglio, svuotano sempre di più i risparmi dei genitori, e nell'arco di pochi mesi arriveranno tutti i nodi al pettine.
È così che alla fine i conti tornano.

domenica 14 settembre 2008

Il mercato delle donne


Dopo le solite 4 serate poco stimolanti ed educative di Miss Italia, anche quest'anno è stata eletta la più bella della Repubblica delle Banane.
Al di là del concorso in sé poco interessante, ogni anno abbiamo gli italiani che passano 4 serate davanti alla tv per guardare queste ragazze, quasi tutte iper magre (per via di combattere l'anoressia:-( ), che passano in sfilata semi nude quasi come se si dovesse scegliere un animale al mercato bestiame.
Non posso dire che tutte queste sinuosità femminili non siano gradite ai miei sensi ma non ritengo molto elegante svolgere una manifestazione del genere in cui la donna non è altro che un oggetto.

venerdì 12 settembre 2008

Niente puttane per le strade... ma in Rai sì!


La nostra cara Mara Carfagna ce l'ha fatta: via le prostitute dalle strade altrimenti pene severissime per loro e per i clienti.
Se invece ti prostituisci in appartamento, in una villa, in un fienile, in Rai, in Mediaset o in Parlamento tutto va bene.
Si, perché in questo stato con la forma buffa simile ad uno stivale, si va a colpire le ragazze (quasi tutte straniere) che lungo i viali sono sfruttate dalla malavita mentre si lascia la pratica della prostituzione negli ambienti chiusi senza pensare però di riaprire le "case chiuse". Tutto ciò grazie all'ipocrisia della chiesa cattolica (con uno Stato Vaticano così vicino siamo in balia della loro ipocrisia).
Il paese in cui si ipotizza che oltre 8 milioni di uomini frequentino prostitute (ignorando sempre tutte le donne che a loro volta frequentano uomini che vendono alla stessa maniera il proprio corpo), il paese in cui un/a italiano/a su 3 ha le corna, il paese in cui si usa una marea di viagra, il governo si pone il problema della prostituzione su strada ma lascia la libera pratica in appartamento.
Invece di regolamentare questa attività per quelle persone che vogliono volontariamente intraprendere questa carriera lavorativa con norme igienico sanitarie opportune e con le necessarie dichiarazione fiscali, ci si nasconde dietro ad una legge da due soldi che non cambierà nulla ma darà ad una donna (già citata ad inizio post e che non merita una nuova citazione) la gioia di togliersi dal mercato alcune centinaia di ragazze straniere possibili concorrenti. :-)

Allora cosa dire? Evviva la gnocca! :-)

martedì 9 settembre 2008

Abbiamo i palinsesti

Riporto un articolo dell'Unita' nella Rubrica ORA D'ARIA del 6.9.2008

Due notizie, una buona e una cattiva. La buona: ancora pochi giorni e il Pd avrà 3 televisioni (la dalemiana “Red” e la veltroniana “Youdem”, oltre a Rai3). Che non sono ancora le 5 di Berlusconi, ma sono già qualcosa. La cattiva: i palinsesti di entrambe sono stati trafugati a fine luglio dai ladri nella villa affittata da Veltroni a Sabaudia. Poi i topi d’appartamento han tentato di piazzarli a tutti i ricettatori del giro, senza trovarne uno solo interessato all’articolo. Così li han gettati in un cassonetto dove noi, sfidando l'ordinanza Alemanno, li abbiamo recuperati per offrirli ai lettori dell'Unità in esclusiva mondiale.

La veltroniana “Youdem” (acronimo di Yes Obama United in Dialog e Mutism) ha come logo la figurina Panini di Pizzaballa e si propone di educare il popolo della sinistra al dialogo con Berlusconi. I programmi si aprono con “Saranno fumosi”, a cura di Bettini, Realacci e Cerami. Schivo come sempre, Veltroni andrà in onda in prima serata, ma solo il sabato e la domenica, dagli studi di Sabaudia, col varietà bilingue “Yes Week End”. Ma pare abbia già in serbo, per le elezioni europee, un grande exploit all’americana: “Loft”, la risposta italiana a “Lost”. Grande attesa per gli appuntamenti con la tv verità: “RiforMissing”, variante riformista di “Chi l’ha visto?”, organizzerà le ricerche dei neoeletti del Pd provenienti dalla “società civile” e misteriosamente inabissatisi in Parlamento: si parte con Calearo, Daniela Cardinale e il generale Del Vecchio, per proseguire coi due terzi del governo-ombra. La Madia, miracolosamente recuperata in pieno oceano da Piero e Alberto Angela in perlustrazione, racconterà la sua drammatica esperienza nella serie “La fossa delle Marianne”. Colaninno jr., a lungo dimenticato in un ripostiglio del Loft, verrà rispolverato e riattato per una nuova edizione di Don Matteo, che indaga sulla cordata Alitalia capitanata dal padre Roberto. A notte fonda, per “Fuori Orario - Cose mai viste”, vecchi spezzoni di Veltroni che esalta l’Ulivo, denuncia il conflitto d’interessi e cita la questione morale.

L’emittente dalemiana “Red” (acronimo di Ritorno e Distruggo, o di Riformismo Estrema Destra) ha come logo una barca a vela coi baffi e si propone - in contrapposizione con Youdem - di educare il popolo della sinistra al dialogo con Berlusconi. Nasce dalle ceneri di una tv satellitare il cui nome evoca il numero dei firmatari della petizione “Salva l’Italia” auspicati da D’Alema: “Nessuno”. E “Il mio nome è Nessuno” sarà anche una delle rubrica più attese, a cura di Polito El Drito e Stefano Menichini: già allertata la Protezione civile per arginare l’afflusso dei fans all’arrivo della coppia negli studi. Per le famiglie, a grande richiesta, torna “La signora in giallo”: Livia Turco di ritorno dal parrucchiere. Reduci dai trionfi in Sicilia e a Roma, Anna Finocchiaro e Francesco Rutelli ridanno vita al celebre gioco a premi “Signori, il fiasco è servito”. Molto attesi i programmi musicali del dj Bobo Craxi (musiche di evasione) e Pierluigi Bersani: dopo l’annunciata intervista col suo idolo Vasco Rossi, l’ex ministro sarà alle prese con un gruppo di tassinari romani suoi sfegatati ammiratori, che tentano di arrotarlo sulle strisce. Piero Fassino e Anna Serafini festeggiano le nozze di platino in Parlamento (11 legislature in due) con la sit-com “Il gioco delle coppie”. Sigla iniziale “Oak Fund” (di Tavaroli-Cip-Ciop), sigla finale “Che fretta c’era, maledetto Tronchetti Provera” (di D’Avanzo-Tavaroli). In prima serata il programma di punta: “Il commissario Max”, una serie italo-pugliese in cui un tizio in barca a vela infila naufragio via l’altro, precipita financo da un gommone, ma passa sempre per molto intelligente. Seguirà “Ikarus”, primo esperimento di talk show sociale che denuncia i drammi del precariato nel duro mondo degli skipper. Per il genere horror, Consorte, Latorre, Fiorani e Ricucci nel classico “La banca dei quattro”. Molto attese le rubriche “Gli Insaccàti”, con Curzi, Minoli e Saccà, e “Neri per caso”, con la nuova coppia Amato & Alemanno. Luciano Violante, dopo le aperture sulla giustizia che hanno scavalcato a destra Ghedini e Alfano, canterà con i Camaleonti e curerà un programma sui lifting dal titolo arboriano: “Violante1 a Violante2”. Invitato a partecipare con un programma tutto suo, Antonio Bassolino ha cortesemente declinato: “Spiacente, ma ho già firmato l’esclusiva con Mediaset per una fiction sul miracolo napoletano”. Titolo provvisorio: “Il Ritorno di Er Monnezza”.

lunedì 8 settembre 2008

Delirio

Riporto pedissequamente un post dal Blog di Beppe Grillo (www.beppegrillo.it):

Il Paese è in pieno delirio. Discutere con lo psiconano o con Topo Gigio Veltroni è impossibile. Sono nullità che si credono importanti. Uno è Napoletone e l’altro l’ Obama bianco de noantri. I primati bianchi al potere li abbiamo solo noi. Gli altri li esibiscono allo zoo. Mettersi sul loro piano vuol dire perdere il senno. Nulla di ciò che dicono è vero, ma neppure importante, ma neanche intelligente. Chi li vede dialogare dall’esterno, come i media stranieri, non può capirli, sono dei pazzi in libertà. Hanno messo un tappo alla nazione con l’informazione di regime.
Il delirio della democrazia si diffonde e trasforma in merda ciò che tocca. I cittadini non possono filmare i loro dipendenti nelle sedute dei consigli comunali. Non possono eleggere i loro dipendenti in Parlamento e in futuro neppure in Europa. Non sono uguali alla legge rispetto alla banda dei quattro.
I nostri dipendenti sono dentro un manicomio. Tra di loro si capiscono, ma non sanno più cos’è la realtà. La confondono con i loro interessi privati o di partito. Il futuro sono le centrali nucleari, gli inceneritori, i parcheggi, i ponti sugli stretti, il tunnel in Val di Susa, il digitale terrestre e la magistratura al guinzaglio. Sono deliri alla veltrusconi. Le chiamano posizioni dialoganti.
Abbiamo provato a parlare con questi pazzi con le nostre proposte a Prodi, la legge di iniziativa popolare, la raccolta di firme per il referendum, le denunce al Parlamento Europeo a Strasburgo e a Bruxelles e mille altre cose. Non è servito. Se discuti con un pazzo, chi ti osserva dall’esterno vedrà due pazzi che farneticano. Un nuovo partito in Parlamento equivale a un sano di mente in un manicomio criminale. Diventerebbe uguale a loro, è solo una questione di tempo. Dipendiamo dall’estero per l’energia e non sfruttiamo le rinnovabili. Dipendiamo dall’estero per i beni alimentari e asfaltiamo i campi di grano. Abbiamo uno dei più grandi debiti pubblici del mondo e regaliamo cinque miliardi di dollari alla Libia. L’Egitto importa dall’Ucraina il pane e noi le centrali atomiche. La Russia minaccia ritorsioni nucleari per la Georgia e le basi atomiche americane con 90 testate nucleari le abbiamo noi, a Ghedi Torre e ad Aviano.
I pazzi non sanno di esserlo e credono che i veri pazzi siano i sani di mente. Non abbiamo alternative alla democrazia fai da te, all’autogoverno, al presidio del territorio, alla partecipazione a ogni decisione che riguarda la collettività. Il delirio del Parlamento e dei partiti va smontato dal basso come una costruzione di lego. Dobbiamo riprenderci i comuni e, dove questo non sia possibile, mettere sotto controllo i sindaci e gli assessori. Filmandoli, intervistandoli, denunciando le loro omertà.
Nel 2009 ci saranno le elezioni amministrative. E’ una delle ultime occasioni per uscire dal delirio e entrare nella modernità. Nelle prossime settimane pubblicherò un simbolo che dovrà essere comune a tutte le liste civiche, un programma di riferimento tratto dalle migliaia di idee ricevute per le primarie dei cittadini e una data per un incontro nazionale delle liste e dei meet up che si terrà all’inizio del prossimo anno. Fuori dal delirio, dentro la realtà.

sabato 6 settembre 2008

Gli aerei che non sanno piu' volare

Da alcuni anni in Italia abbiamo le "mode" dei mezzi di (dis)informazione.
Le notizie vanno a periodi: dal periodo della mucca pazza, a quello dell'antrace, dai sassi dal cavalcavia, alla guerra nel Kosovo (che sara' finita non ne parla piu' nessuno :-( ), alle bottiglie d'acqua nei supermercati contaminate, poi i treni che deragliavano, quindi l'aviaria, poi gli aerei con problemi, i cani pitbull che aggrediscono, etc.etc.
Non che si trattino di notizie false ma credo ne siano state accentuate le conseguenze. Non e' possibile che per 15-20 giorni consecutivi succeda una problemica della stessa natura e poi piu' nulla. E' un'informazione che e' pietosa e credo che i cittadini dovrebbero lamentarsene e non farsi plagiare da queste fobie che non creano altro che terrorismo e paura (vedi post relativo al fatturato della paura/sicurezza).
La guerra in Kosovo c'e', cosi' come gli scontri in Medio Oriente, cosi' come tante altre situazioni di cui non si parla o si parla perche' e' "trendy" (si fa per dire); diciamo che si parla di certe cose probabilmente perche' ci sono poteri forti che spingono su alcune notizie per evitare di parlarne di altre (vedi il caso Anna Maria Franzoni che e' stato enfatizzato ed e' diventato un caso nazionale per evitare che si parlasse dei processi in corso ad alcuni politici e relative condanne).
Se i mezzi di informazione principali (tg televisivi/radiofonici e principali testate giornalistiche) parlano continuamente di una serie di fatti, occorre soffermarsi a riflettere e cercare di informarsi da altre fonti (internet consente di trovare in sacco di informazioni, interviste, pareri) per appurare cosa non vogliono dirci, quali notizie passano in secondo piano o addirittura non ci vengono date.
Quindi cerchiamoci le notizie o guardiamo le altre facce della medaglia per avere pareri o notizie da fonti eterogenee.
Per seguire i tempi e non farsi fregare bisogna tenere la mente aperta, dinamica e fare funzionare al meglio i neuroni.

giovedì 4 settembre 2008

I diritti TV del calcio

Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta; siamo stati in pensiero tanti giorni, alcune notti insonni ma alla fine all’ultimo secondo abbiamo avuto i diritti tv del calcio in chiaro.
Come ogni anno la farsa dei diritti TV! E la cosa piu’ buffa, o forse piu' preoccupante, e’ che alcuni amici erano veramente preoccupati del fatto che non vi fossero i diritti TV in chiaro.
Ma era ovvio che sarebbe stato trovato in accordo; altrimenti se togliamo il calcio agli italiani c’e’ il rischio che si possano interessare di altro. Magari di uno sport in cui esiste un terzo tempo in cui i tifosi a fine gara festeggiano insieme ed i giocatori escono a far festa e bere birra come avviene nel rugby.
Pero’ questo non andrebbe bene. Chi lo direbbe poi a Biscardi o alle altre 90.000 trasmissioni sul calcio tutte uguali ove tutti si offendono o perdono la testa per un gol?
Trasmissioni che non fanno altro che aizzare rabbie e violenza tra quei tifosi con poco piu’ di 3 neuroni e non in grado di capire che i giornalisti vanno poi tutti a cena assieme, che i dirigenti delle squadre non sono cosi’ in conflitto tra loro ma magari spesso hanno interessi comuni.
E’ per questo che il calcio padroneggia in tv ed i relativi diritti vengono concessi ogni anno. Cosi’ come ogni anno a luglio sembra che il 30% delle squadre di Seria A abbiano problemi di bilancio cosi’ come il 50% di quelle di Serie B poi magicamente a fine agosto tutto e’ OK. Negli anni peggiori falliscono 2 o 3 societa' di serie C. D'altra parte abbiamo visto come hanno atto finire calciopoli! Come tangentopoli! Due o tre colpevoli che fanno da capro espiatorio per tutti gli altri che continuano a farsi i propri comodi; se qualche magistrato insiste, si trasferisce o lui o l'indagine da un'altra parte.
Quindi “calcio docet” cosi come Italia docet.... pizza, spaghetti, mandolino, mafia.
Tornando al concetto di prima, non si puo’ permettere che gli italiani non abbiano il calcio da seguire altrimenti ci sarebbe il pericolo che, cercandosi altri interessi, comincino ad informarsi di energia solare o eolica, di alimentazione, di case farmaceutiche, di rifiuti, di ecologia, di giustizia o altro.
Allora si’ che i politici e la mafia sarebbero veramente in crisi.
Stesso discorso vale per le italiane ovviamente che possono facilmente essere tenute “mentalmente” impegnate con film romantici o con programmi tipo Amici, Uomini e Donne, C’e’ Posta per Te, il Grande Fratello, la Talpa, etc. etc.
Non a caso il nostro paese e’ paralizzato (in tutti i settori) ormai da decenni.
Perche' il problema e’ sempre lo stesso… i cittadini... che dormono in piedi.

Una storia… italiana


Finalmente abbiamo trovato la cordata per Alitalia, o meglio, abbiamo trovato il modo di svenderla al minor offerente.
L’azienda gia’ valeva poco (viste le gestioni degli ultimi 10-12 anni in cui i partiti di sinistra, centro, destra, alto, basso, sopra e sotto hanno gestito al peggio l’azienda per i propri tornaconti) poi ci abbiamo messo in mezzo (o meglio qualcuno l’ha fatto) la campagna elettorale e cosi’ abbiamo scacciato l’unica azienda che avrebbe messo qualche euro per portarsi i casa i debiti di Alitalia.
Infine lo stesso che si era giocato l’unico acquirente possibile con la mossa “geniale” in campagna elettorale, ha gestito la situazione drammatica dell’azienda Alitalia facendo di tutto per trovare qualche imprenditore che ci mettesse la faccia ed i soldi (ma tutto ha un prezzo) per poter dire all’opinione pubblica (tramite i propri mezzi di informazione) di aver risolto nel modo migliore possibile il “caso” Alitalia (cosi’ come aveva gia’ fatto col gioco di prestigio di occultamento dei rifiuti di Napoli) .
Nel frattempo "abbiamo" fatto una legge ad hoc per gestire in modo anomalo Alitalia rispetto alle altre aziende italiane in difficolta’, cosi’ il “buono” dell’azienda viene accorpato con Air One e viene gestito da vari imprenditori italiani piu’ una partecipazione di Air France (il possibile futuro proprietario in alternativa a Lufthansa) mentre il “cattivo” dell’azienda verra’ accollato dallo Stato (quindi gli obbligazionisti, tutte le problematiche di personale in eccesso e perdite varie ce le accolleremo noi contribuenti).
Un’altra storia… italiana.

venerdì 29 agosto 2008

Considerazioni in una notte di fine estate

Non ci sono più dubbi: in Italia siamo in UNA DOLCE DITTATURA ma la cosa più DRAMMATICA è che la maggior parte degli italiani NON SE NE E' ANCORA ACCORTA.

Da anni siamo in balia di leggi ad personam, di inciuci tra politici al governo ed opposizione, di conflitti di interessi, di una giustizia che non c'è più se non sulla carta, dell'economia e degli interessi aziendali che si intersecano trasversalmente senza alcun criterio in tutti i campi (sport compreso), di speculazione sui prezzi che ricade sulle famiglie.
Per non parlare del business della paura: ogni giorno i mass media lavorano 'su commessa' per creare paura e panico su fatti di attualità e ricorrenti negli anni. Tutto per alimentare la paura dei cittadini che investono sulla sicurezza. La stessa che dovrebbe essere garantita dalle forze dell'ordine che sono sempre più sottodimensionate e senza i mezzi per garantire la sicurezza dei cittadini. Senza dimenticare le leggi tipo il lodo Alfano o l'indulto che hanno evitato un sacco di processi e liberato dal carcere centinaia di condannati.

Ma il problema più grosso è la testa degli italiani che è assente e non ha l'attenzione e la dovuta sensibilità su queste problematiche che stanno via via trasformando la democrazia in oligopolio ed passando il potere nelle mani dei politici sempre più con precedenti penali e sempre più protetti dalle leggi che promulgano appositamente per difendersi dalla magistratura.

Inoltre i mass media politicamente corrotti hanno ormai plagiato gli italiani che continuano a difendere anche le malefatte dello schieramento politico che li rappresenta al di là della ragione e del buon senso comportandosi come tifosi sfegatati.
Ma l'Italia siamo noi!!!...così come la casta!!!

È ora di reagire e cambiare:
SVEGLIATI ITALIANO...se ci sei!

mercoledì 27 agosto 2008

Correggio: Ecologica ma non troppo!

A Correggio nasce EVA, Energia per la Valorizzazione dell'Ambiente.

La documentazione relativa alla presentazione di E.V.A. descrive questa nuova struttura come segue:

EVA, l'Energia per la Valorizzazione dell'Ambiente è la centrale energetica che il EN.COR srl realizzerà in via Pio La Torre a Correggio, per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
EVA sarà in grado di produrre energia elettrica ed energia termica sfruttando il sole, la terra e le biomasse. L'energia elettrica verrà immessa nella rete dell'ENEL, mentre l'energia termica verrà sfruttata in una rete di teleriscaldamento al servizio di parte della città di Correggio.
Nel complesso sarà evitato l'utilizzo di circa 6,6 milioni di metri cubi di gas metano (combustibile fossile) e verrà evitata la emissione in atmosfera di circa 14.000 tonnellate di anidride carbonica che, come noto, è ritenuto il principale gas climalterante, corresponsabile quindi dell'innalzamento della temperatura media del pianeta.

Altre informazioni emergono dalla relazione illustrativa che riportiamo di seguito (tutto il materiale e’ disponibile sul sito del Comune di Correggio (www.comune.correggio.re.it) ).

LA COGENERAZIONE
EVA è particolarmente innovativa nel suo campo in quanto conterrà al suo interno diverse tecnologie di fonti energetiche pulite, potendo in tal modo confrontare le diverse macchine e ricavandone i relativi rapporti costi/benefici, in termini economici ed ambientali.
In particolare EVA punta sulla cogenerazione, uno dei metodi più efficienti di contemporanea produzione di energia elettrica e termica.

All'interno di EVA saranno presenti, le seguenti tipologie di impianti per la produzione energetica:

1. cogeneratore ad olio vegetale di produzione locale (colza o girasole) con potenzialità elettrica di 1000 Kw;
2. cogeneratore ad olio vegetale da acquistare sul mercato (palma o jatropha) con potenzialità elettrica di 1000 Kw;
3. cogeneratore a biogas da 500 Kw elettrici. L’impianto di produzione del biogas da digestione anaerobica di liquame bovino e suino sarà posto a circa 1,5 km di distanza e da qui verrà trasferito il biogas prodotto, nella centrale EVA;
4. cogeneratore e relativo impianto sperimentale per la produzione di biogas da fermentazione anaerobica a secco, da 25-30 Kw elettrici circa, funzionante con biomasse di tipo vegetale (sfalci, fogliame, colture vegetali apposite, ecc.);
5. cogeneratori e relativi impianti per la produzione di syngas mediante processo di dissociazione molecolare (gassificazione) di sostanze legnose per una potenzialità complessiva di 500 Kw elettrici;
6. impianto fotovoltaico al silicio multicristallino integrato sulla copertura dei dissociatori molecolari da 50 Kwp (Kw di picco);
7. impianto fotovoltaico amorfo a film sottile integrato sulla copertura della centrale da 25 Kwp;
8. impianto fotovoltaico al silicio multicristallino con inseguitore solare posto sulla copertura della palazzina uffici, di potenzialità pari a 1,5 Kwp;
9. impianto geotermico a bassa entalpia con 2 sonde profonde 100 mt. circa con pompa di calore di potenzialità termica pari a circa 12 Kw;
10. impianto a pannelli solari termici sottovuoto (mq 18) per la produzione di acqua calda;
11. impianto di trigenerazione ad assorbimento, per la produzione di acqua refrigerata partendo dall'aqua calda prodotta dagli impianti di cui sopra;
12. caldaie a gas metano per la produzione di acqua calda per fare fronte alle punte di richiesta dell'utenza e permettere la regolazione termica della rete di teleriscaldamento.

Oltre a queste tecnologie si sta ulteriormente valutando la possibilità di introdurre, non appena meglio definite le relative tecnologie, un impianto con microturbina a gas e altre apparecchiature legate alla capacità di stoccaggio energetico delle celle ad idrogeno.

La struttura che il comune vuole creare e' sicuramente interessante anche se non e’ proprio “ambientale” al 100%.

Al di la’ del punto 12) (che prevede produzione di acqua calda con caldaie a gas metano e che in un progetto per una rete di teleriscaldamento diventa quasi d’obbligo per far fronte alle punte di richiesta dell’utenza), occorrerebbe porre particolare attenzione ai punti 1), 2), 5) sopra indicati e piu’ precisamente (in grassetto riporto quanto indicato nel documento della relazione illustrativa di E.V.A.):

I punti 1) e 2) prevedono la combustione di oli vegetali (In tal senso l'olio più adatto è quello di palma, seguito dalla colza e da ultimo il girasole. (omissis) Solamente per l'olio vegetale sarà possibile valutare la possibilità di una parziale importazione dall'estero dello stesso, stante il limitato mercato esistente ad oggi in Italia.)
Il punto 5) prevede combustioni di syngas derivanti da sostanze legnose (Il processo genera come sottoprodotto una quantità variabile dal 5 al 12% di polvere di carbonella, da considerare un combustibile a tutti gli effetti e quindi riutilizzabile o reimmettibile nel processo, ed uno scarto vero e proprio, costituito da piccolissime quantità di materiale catramoso da smaltire in discarica.)

Nel recente rapporto "Borneo in Fiamme" Greenpeace ha dimostrato, presentando prove inconfutabili, come proprio i principali produttori di olio di palma della RSPO, tra fornitori della multinazionale Unilever, stiano perpetrando crimini ambientali gravissimi come il taglio a raso della foresta pluviale del Borneo, l'incendio e degrado delle ultime torbiere indonesiane e la cattura ed uccisione degli ultimi oranghi del Borneo e di Sumatra.

E se per produrre l’energia di E.V.A. si usasse proprio quell'olio di palma? Che garanzie abbiamo che i fornitori di E.V.A. non siano tra quelli che anche facendo parte della RSPO sono colpevoli di deforestazione?

Credo che il Comune di Correggio debba dare spiegazioni piu' precise sulle fonti degli olii vegetali provenienti dall'estero e soprattutto possa rassicurare che non provengono del taglio della foresta pluviale del Borneo (o da altre deforestazioni) ed inoltre che non derivi dallo sfruttamento del lavoro delle persone ed ancor meno del lavoro dei bambini.
Infine quella "polvere di carbonella" prodotta nel punto 5) sopra indicato e destinata alla combustione, non e' certo uno dei prodotti "futuristici" da cui si dovrebbe produrre l'energia (come e' ben noto la produzione di energia dal carbone produce una elevata quantita' di CO2) pertanto anche su questo punto si dovrebbe riflettere per esaminare se e' corretto procedere in questa direzione.

Al di la’ delle osservazioni sopra indicate occorre dare merito al Comune di Correggio della progettazione e della realizzazione (in corso) di tale opera che portera’ sicuramente benefici ambientali; occorre pero’ evidenziare la scarsa attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti dell’ambiente per quanto concerne l’edilizia residenziale (spesso banale e standardizzata nelle forme e nei materiali) degli ultimi 4-5 anni che, probabilmente spinta dai “poteri forti” locali, ha prodotto decine e decine di nuove unita’ abitative le quali, oltre a risultare in diversi casi uno scempio per il territorio, non ha tenuto conto della compatibilita’ con i principi della salute umana e dell’impatto ambientale (ad esempio utilizzo di materiali ecosostenibili, installazione di pannelli fotovoltaici / solari, impatto sulla salute).

L’attenzione all’ambiente, alla salute e ad un futuro ecosostenibile non vengono pertanto soddisfatti solamente da una centrale di produzione di energia che sfrutti sole, terra e biomasse ma da politiche di pianificazione e di sviluppo orientate al rispetto della salute umana e dell’impatto ambientale e sociale.

lunedì 25 agosto 2008

Il Meetup Fantasma

Alla fine di Aprile ho aperto un Meetup degli Amici di Beppe Grillo della Bassa Reggiana... Dopo alcuni mesi di attivita' mi dimetto da Organizer dello stesso con la seguente comunicazione:

"Nei giorni scorsi ho preparato l'ordine del giorno del nuovo Meeting ed era il seguente:

1) Approvazione logo e statuto ufficiale
2) Organizzazione raccolta delle firme per la proposta popolare Comuni Denuclearizzati
3) Analisi richiesta ai Supermercati interventi per Prodotti Ecologici
4) Analisi Petizione popolare per struttura E.V.A. (di Correggio) senza olio di colza
5) Raccolta idee per iniziative future

Poi ho fatto un salto sul meetup e, con tanto di autocritica, continuo a notare che anche dopo il primo Meeting ricco di buoni propositi il meetup continua ad essere un mio monologo.
Con immenso piacere continuo a vedere che nessuno ha 5 minuti di tempo per partecipare al Meetup... evidentemente la "casta" si e' impadronita anche del Meetup. La casta che Paolo Barnard cosi' definisce:

"La vera Casta in Italia sono i milioni di bravi cittadini che evadono più di 270 miliardi di euro all'anno, quelli che fanno politica una volta ogni cinque anni, quelli che ogni cinque anni consegnano masse di potere a pochi rappresentanti e poi si occupano solo dei fatti propri (come affidare a un bambino le chiavi del magazzino della Nutella e non controllarlo più, e poi lamentarsi che il bimbo ha finito col papparsela tutta). Ma anche quelli che, e parlo ora delle adoranti folle del V-day, si sentono 'belle anime' in lotta per Un Mondo Migliore perché si riversano nelle piazze ad applaudire l'istrione egomaniacale di turno, ma che chissà perché non compaiono mai nei luoghi del grigio vivere quotidiano a fare il lavoro noioso, paziente, un po' opaco dell'impegno civico, del controllo sui poteri, della partecipazione continua, del reclamo incessante di standard morali e democratici, e della creazione di consenso fra la vera Casta."

Non ha senso tenere attivo un meetup fantasma e sarebbe piu' opportuno che le persone "attive" confluiscano nel Meetup di Reggio Emilia.
Come gia' avevo risposto ad una giusta richiesta di un Organizer di Reggio, avevo aperto un Meetup perche' credevo fosse opportuno dare spazio alle idee ed iniziative dei cittadini della Bassa Reggiana (che non sono solitamente a stretto contatto con la citta' di Reggio) pur mantenendo come linea guida il Meetup 56 (cioe' quello degli Amici di Reggio Emilia).
Attualmente abbiamo 31 iscritti al Meetup ma solo 2 o 3 partecipano raramente alle discussioni; inoltre all'ultimo meeting abbiamo inserito due nuove discussioni inerenti Statuto e Logo e nessuno ha mai scritto nulla!!! O sono stato cosi' bravo io a creare un logo ed uno statuto formidabili (ma non credo) o nessuno se ne e' piu' interessato.


Dal momento in cui ho aperto il Meetup (cioe' da fine aprile) ho dedicato tanto del mio tempo libero per definire uno statuto, avviare iniziative come quella dei comuni denuclearizzati piuttosto che analizzare la nuova struttura E.V.A. di Correggio per identificarne i punti critici e di attenzione, ho chiesto informazioni ai vari comuni per appurare a che punto fosse la raccolta differenziata e se fossero previsti progetti di raccolta porta a porta, stavo ultimando una richiesta da inoltrare ai supermercati della zona per chiedere una maggior attenzione all'ambiente, ho pubblicizzato il meetup ma credo che tutti questi sforzi siano stati solo miei. Di certo continuero' nelle mie intenzioni ma cio' che voglio dire e' che IL MEETUP non sono io; il meetup SONO TUTTI QUELLI CHE VI APPARTENGONO. Ma i fatti mi dimostrano che non e' cosi.

Non siamo tutti piu' bravi e quindi non facciamo parte della CASTA perche' siamo sul carro di coloro che sostengono i buoni principi di giustizia, di economia, di ecologia, etc.;
siamo fuori dalla CASTA se nella vita di ogni giorno sappiamo dare le giuste risposte (nei fatti) a queste domande:

la fai la raccolta differenziata?
Usi le lampadine a risparmio energetico?
Compri la Barilla che dà la metà dei suoi profitti a un costruttore di armi tedesco?
Che uso fai della tua macchina?
Lo trovi il tempo per camminare?
Quanto vai in bici?
Il metano? I pannelli solari?
Parli con il tuo vicino?
Che vita sociale hai?
Credi nel rispetto di chi la pensa diversamente da te?
Quanto tempi passi davanti al pc? Che rapporto hai con la tv?
Ti sei liberato di telecom?
Mangi i pomodori e le fragole d'inverno?
D'estate stai con i condizionatori accesi a palla in casa?
D'inverno stai in casa in maglietta con il riscaldamento a 30 gradi?
Sai cosa sono i gas?
Sai che ora si può comprare l'energia elettrica da società che la fanno solo da fonti rinnovabili?
... e tante altre...

Con molta tristezza e delusione comunico pertanto che da oggi abbandono la figura di Organizer del Meetup della Bassa Reggiana (Chi e' interessato credo possa diventare l'Organizer del Meetup della Bassa Reggiana e procedere in piena autonomia.), consiglio ai 2-3 membri piu' attivi del meetup di iscriversi al Meetup di Reggio Emilia in cui e' sicuramente possibile confrontarsi con cittadini attivi e collaborare con le varie iniziative.
Oltre al sito del Meetup di Reggio consiglio anche di visitare il sito dell'Associazione degli Amici di Beppe Grillo di Reggio Emilia all'indirizzo www.grillireggiani.it


Un saluto a tutti"