lunedì 16 novembre 2009

DESOLANTI PROSPETTIVE E PROSPETTIVE DI DESOLAZIONE!

Riporto un post tratto da http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/


La stampa pattumiera e i telegioranli spazzatura che hanno inneggiato all'uscita della crisi per un misero rialzo del PIL dello 0,6% dovrebbero vergognarsi.


FARE FALSA INFORMAZIONE NON PAGA!!!


E' evidente che anche uno stupido al governo sarebbe capace di mostrare un PIL in salita aumentando il debito.

Se si aumenta il debito è evidente che circola più denaro e quindi il PIL aumenta.

Basterebbe stampare denaro, o emettere debito pubblico per "SOLI" 300 miliardi nel 2010 per far salire il PIL del 2%.

Ma chi è quell'ignorante che esulterebbe se non qualche politico corrotto e qualche giornale pagato sottobanco?


Ma INIZIAMO DALL'AMERICA:
La crescita del Pil non deve far sperare perchè:
1) nelle ultime grandi recessioni americane il PIL ha mostrato prima dei segnali di ripresa, per poi ricadere pesantemente nei trimestri successivi
2)La performance del PIL è dovuta essenzialmente alla droga della liquidità e degli incentivi per la vendita di Auto e Case (entrambi terminati)
3) la ricostituzione delle scorte (che i mercati hanno interpretato come possibilità di aumentare le vendite, e che invece va interpretata come fisiologica dopo lo stop feroce della produzione nei primi mesi dell'anno che aveva azzerato le scorte)

-Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 10,2% ma il tasso reale è al 17,5%.
-Il valore delle case nei prossimi mesi è destinato a scendere nuovamente
-I mutui ARM inizieranno, fin dal prossimo anno a generare nuove perdite al sistema
-Carte di Credito
-Commercial real estate non è che all'inizio di una voragine incontrollabile di fallimenti
-I buchi generati dal Private Equity si faranno ben presto sentire nei bilanci delle banche.
- Il bilancio degli stati americani è sull'orlo del fallimento, e non la sola California , ma la totalità degli Stati USA.
Per esempio: E.J. McMahon, director at the Manhattan Institute says New York deficits amount to financial emergency.
- Il debito del governo americano e il quantitative easing della FED pesano come macigni sulla rinascita economica
- I fallimenti delle banche americane continueranno anche nei prossimi mesi, generando ancora perdite rilavanti per il sistema
- Il deficit della Bilancia commerciale è ricominciato a salire pericolosamente a 36,5 miliardi (contro le attese di 31), pensate che qualche analista ha visto la positività dell'aumento della esporazione (aumentate di 4 Miliardi) ma non ha detto beh per l'aumento del deficit per 6 miliardi.....(significa che le importazioni sono aumentate di 10 miliardi..)
- E non parliamo del buco pensionistico: The Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC) is the federal agency that guarantees pensions for 44 million Americans. The PBGC deficit doubled over the last six months to $22 billion ... but this is only just the beginning as the agency's potential exposure to future losses increased sharply.

From the Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC): PBGC Releases Annual Management Report for Fiscal Year 2009

- IL DATO PIU' PREOCCUPANTE ARRIVA DALL'AUMENTO DEI PREZZI ALL'IMPOSTAZIONE CHE HANNO REGISTRATO UN +0,7% SUL MESE. OVVERO INFLAZIONE IMPORTATA (il peggior tipo di inflazione...che brucia potere d'acquisto)

- La fiducia dei consumatori è scesa più del previsto


EPPURE I MERCATI CONTINUANO A ESSERE PARTICOLARMENTE FORTI...

Il motivo? leggete quello che dice Liu Mingkang:
Bloomberg: China’s Liu Says U.S. Rates Cause Dollar Speculation
“The continuous depreciation in the dollar, and the U.S. government’s indication, that in order to resume growth and maintain public confidence, it basically won’t raise interest rates for the coming 12 to 18 months, has led to massive dollar arbitrage speculation,” [Liu Mingkang, chairman of the China Banking Regulatory Commission said] ...
Liu said this has “seriously affected global asset prices, fuelled speculation in stock and property markets, and created new, real and insurmountable risks to the recovery of the global economy, especially emerging-market economies.”

la liquidita' immessa dagli USA sta mettendo a repentaglio l'intero sistema finanziario globale.



E IN ITALIA:

Il debito pubblico italiano è arrivato alla cifra iperbolica di 1.786, 841 miliardi di euro, con un incremento dell'1,66% rispetto ai 1.757,496 miliardi di agosto, precedente massimo storico.
In dodici mesi il debito è cresciuto di 138,768 miliardi rispetto ai 1.648,073 miliardi segnati a settembre dell'anno scorso, pari all'8,42%.

AVETE CAPITO BENE: 138 MILIARDI DI EURO IN UN ANNO.

La cosa allucinante è che in 12 mesi il gettito fiscale è diminuito sensibilmente
e il PIL è crollato. Il rapporto debito/PIL è quindi esploso.
Per non parlare dell'andamento della produzione industriale che nel mese di settembre è sceso del 15,7% rispetto a 12 mesi fa e del 5,3 rispetto ad agosto 2009.


E...nessuno parla di tagli alle spese o di aumento delle imposte.

E NON SIAMO CHE ALL'INIZIO DEL PROCESSO.

Infatti tutto questo è avvenuto con tassi d'interesse prossimi allo 0%.

Il costo del debito pubblico è quindi sostenibile, ma i tassi dovrebbero salire. Per ogni punto in più il costo per lo stato aumenterebbe di 18 miliardi all'anno.

Se si tornasse alla normalità (con tassi fra il 4% e il 5%) il costo del debito aumenterebbe di circa 40 -50 miliardi all'anno.

E pensare che oggi i tassi di remunerazione sono bassi proprio in presenza di un indebitamento in forte crescita e quindi in presenza di un altissimo rischio di default.

Il rapporto Debito Pil in Argentina era di soli pochi punti superiore al nostro prima del default.

Qualcuno potrebbe dire che in Giappone sono messi peggio.

In realtà l'unica vera differenza sono i tassi d'interesse e la fiducia nel sistema da parte del popolo.

Il nostro mondo vive su una pura illusione finanziaria che i tassi d'interesse siano in funzione del rischio economico.

In realtà le banche centrali riescono a far sottoscrivere miliardi di titoli di stato ad alto rischio ai risparmiatori a tassi zero anche in presenza di rischio maggiore.



VEDIAMO IN DETTAGLIO IL PROCESSO D'AGGIUTAMENTO MACROECONOMICO CHE POTREBBE ACCADERE:
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Come fanno quindi le banche centrali e i governi a far sottoscrivere il debito pubblico? semplice:
1) Stampano moneta e fanno comprare i titoli alla banca centrale stessa (quantitative easing)
2) Fanno acquistare a leva i titoli del debito pubblico al sistema bancario (utilizzando dei parametri errati sul rischio dei titoli del debito pubblico).
Infatti se una banca compra BTP a 10 anni puo' acquistarne per X volta il suo capitale, ma se acquista titoli del debito di Tiscali puo' acquistarne per X-Y volte il suo capitale.
In realtà nel nostro sistema occidentale i titoli del debito pubblico diventano via via più rischiosi, indi per cui dovrebbe essere ridotto il potenziale di acquisto di tali titoli alle banche.

MA VOI BEN CAPITE CHE IL SISTEMA COLLASSEREBBE IN POCHI MINUTI.

OGGI SIAMO IN UN'EMERGENZA SISTEMICA.

Gli stati hanno assorbito le perdite delle banche. La socializzazione delle perdite stampando moneta ed emettendo debito, ha dato un po' di fiato al sistema economico (una grande droga).

Tuttavia i salari dei paesi indebitati (occidentali) non crescono, la disoccupazione e la chiusura di imprese aumenta. Anche la povertà di queste aree sta esplodendo.

I consumi si conntraggono inesorabilmente, con essi anche le entrate dello stato che dovrebbe di conseguenza tagliare la spesa pubblica, ma così facendo farebbe scendere ulteriormente il PIL e i consumi con conseguenza TERRIBILI.

In aggiunta a questo, non dimentichiamo che se si stampa moneta in assenza di creazione di ricchezza (anzi) non si fa altro che INFLAZIONARE LA MONETA STESSA.




Anche si i consumi scendono, anche se la capacità produttiva è in eccesso....se si stampa moneta con la ricchezza (PIL) in discesa, C'E' una sola STRADA: LA SVALUTAZIONE DEL DENARO E DELLA LIQUIDITA' E LA CREAZIONE DI INFLAZIONE DI ASSETS.


In un sistema chiuso il processo di aggiustamento sarebbe lento. La maggior quantità di moneta inserita nel sistema arriverebbe inizialmente alle banche. Le banche (consapevolmente) comincerebbero a comprare assets facendo salire il prezzo.
Le persone, vedendo salire i prezzi, anticiperebbero gli acquisti (spaventati dell'idea che il giorno dopo costerebbero di piu').
Se i consumi aumentassero, le aziende comincerebbero a far utili (nel frattempo i salari rimarrebbero bassi in quanto le persone non si accorgono che la quantità di moneta è aumentata.



Solo nell'ultima fase, con l'aumento del profitto d'impresa una parte di denaro finisce nelle tasche dei consumatori.

I prezzi finiscono di salire e l'inflazione tocca il suo apice. (a quel punto le banche vendono con lauto profitto gli assets acquistati nella prima fase e inizia una fase di recessione e di crisi).

QUESTO E' CIO' CHE AVVIENE IN UN SISTEMA CHIUSO.

Ma se questo meccanismo avviene solo in una parte del mondo (occidente) e se l'altra parte del mondo ha salari più bassi e se siamo in un sistema globalizzato...


ECCO QUALI SONO GLI EFFETTI DA CONSIDERARE

1) LA STAMPA DI MONETA IN UNA SOLA AREA (IN ASSENZA DI AUMENTO DELLA RICCHEZZA) GENERA PRIMA O DOPO UNA SVALUTAZIONE DELLA MONETA STESSA) NEI CONFRONTI DI ALTRE ECONOMIE

2)PER PROTEGGERSI DALLA SVALUTAZIONE DELLA MONETA E' SBAGLIATO RIMANERE IN LIQUIDITA'

3) INIZIA UNA INFLAZIONE DI ASSETS A PARTIRE DALLE MATERIE PRIME (PASSANDO ALLE BORSE, AGLI IMMOBILI E AI TERRENI)

4) E' OVVIO CHE DOVE C'E' SOVRACAPACITA' PRODUTTIVA LE SALITE SARANNO INFERIORI (AZIENDE E IMMOBILI SALIRANNO MENO IN EUROPA CHE IN BRASILE)

5) NELLA FASE INIZIALE DEL PROCESSO IL POPOLO NON DEVE ACCORGERSI DELL'INFLAZIONE.

6) BANCHE, INVESTMENT BANKS, SPECULATORI E IMPRESE LA FANNO DA PADRONI

7) TUTTAVIA IL SISTEMA APERTO NON PORTA AD UN AUMENTO DEI SALARI NEI PAESI OCCIDENTALI, BENSì AD UN AUMENTO DEI SALARI NEI PAESI VIRTUOSI.

8) IL SISTEMA OCCIDENTALE, STAMPANDO MONETA, HA QUINDI
-EVITATO IL COLLASSO SISTEMICO IMMEDIATO,

MA HA GETTATO LE BASI PER
-LA SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE,

-IL MANTENIMENTO DI SALARI BASSI,

-LA SVALUTAZIONE DELLA MONETA, -

-LA CONSEGUENTE DISTRUZIONE DEL RISPARMIO ACCUMULATO DAI LAVORATORI

-(E LA RIDUZIONE DEI DEBITI CHE VERRANNO INFLAZIONATI)

L'aumento dei prezzi e dei salari è un fenomeno che avviene nei paesi virtuosi (es. Brasile).
In un secondo tempo, l'aumento delle materie prime avrà un impatto sui prezzi in occidente (oggi c'è ancora sovracapacita' produttiva da smaltire).

A quel punto o le aziende riduranno i profitti o passeranno l'aumento dei costi di produzione al popolo (i salari rimarranno bassi ma i costi di produzione aumenteranno)

Il popolo NON potrà far altro che abbassare i consumi (infatti si sono già troppo indebitati e i risparmi hanno perso valore).

EFFETO IMPOVERIMENTO

Solo a quel punto i tassi d'interesse e la relativa inflazione potranno cominciare a crescere e saranno ancora dolori per i paesi occidentali.

QUESTO MODELLO VERRA' VERIFICATO DA MERCATO LIBERO GIORNO DOPO GIORNO NEI PROSSIMI ANNI.

E' COMPITO DI UN BUON PADRE DI FAMIGLIA PENSARE A SALVARE I PROPRI RISPARMI NEL CASO IL MODELLO SI REALIZZASSE.

IL MODELLO PREVEDE UNA CONTINUA DECADENZA DELL'ATTUALE SISTEMA ECONOMICO CULTURALE OCCIDENTALE E BEN PRESTO IL CAMBIO DI GUIDA ECONOMICA DEL MONDO.

mercoledì 4 novembre 2009

Scie Chimiche: non servono piu' prove!!!

Ormai le prove ufficiali sull'esistenza delle scie chimiche per l'alterazione del tempo esistono.

E' ovvio che tali irrorazioni nocive saranno sicuramente utilizzate anche per altri scopi (ogm, alterazioni della salute della popolazione o altro) ma di certo, e' gia' la seconda volta in poche settimane che in Cina riversano sostanze chimiche per alterare il clima: la prima volta "ufficiale" e' stato ad inizio ottobre (vedi articolo Aerei in cielo per disperdere le nubi) mentre la seconda nei giorni scorsi (vedi articolo Pechino imbiancata dalla neve).

Questa volta coloro che si ritengono anti complottisti (vedi CICAP, Paolo Attivissimo e compagnia bella) non sapranno proprio a cosa attaccarsi... ma sicuramente un'altra bufala da scrivere l'avranno sicuramente.

Paolo Marmiroli