mercoledì 27 maggio 2009

Italiani a spasso... nel tempo

Ho visto le ultime analisi e stime relative alle prossime elezioni europee di giugno 2009.
Nelle indagini effettuate da Demos.it sono stati effettuati sondaggi in merito alle opere del governo nei confronti della crisi economica, del terremoto in Abruzzo, un parere sulla legge inerente il federalismo fiscale, i respingimenti degli immigrati, la scelta delle ronde di quartiere e tutti i pareri della grande maggioranza degli italiani sono positivi in merito alle scelte fatte dal governo.

Cio' denota una totale non conoscenza di cio' che e' stato fatto in quanto andando ad esaminare cio' che materialmente e' stato detto e confrontandolo con quello che ritiene la gente (che corrisponde a quanto comunicato da giornali e tv) ci si accorge delle differenze che esistono da quanto detto e quanto fatto.

Il metodo del marketing e dei "fuochi d'artificio" del regime Berlusconi, con gli italiani funziona sempre... il paese e' fermo ad inizio 1900 e non e' in grado di scuotersi, darsi una spinta verso la modernita', verso la consapevolezza delle proprie esigenze, delle proprie necessita' senza dover dipendere da un leader carismatico.
Il ns. paese ha cittadini che non sono adatti per una struttura repubblicana, il ns. e' un popolo piu' legato alle proprie radici latine e non a caso se si guardano i paesi sudamericani e la Spagna sono tutti caratterizzati da monarchie o da regimi.

Ritornando sui dati dell'indagine Demos, sono state chieste anche le questioni da affrontare al piu' presto in quanto problematiche gravi per il paese; al primo posto troviamo la disoccupazione (41,1%), poi la criminalita' comune (11,9%), quindi il costo della vita e l'aumento dei prezzi (11,7%), la qualita' dei servizi sociali e sanitari (11,1%), l'immigrazione (9,7%), il deterioramento ambientale (6,2%), le tasse (4,3%) e la viabilita' (4,0%).

La disoccupazione sicuramente e' il problema piu' sentito vista la profonda recessione economica in corso (comunque nessuno in tv spiega che la recessione e' legata al fallimento del sistema economico capitalista basato sul continuo incremento dei consumi. E' ovvio che il benessere di un popolo non e' legato ai bisogni secondari e terziari o almeno ne e' legato in parte: raggiunto un certo livello di beni secondari il benessere non cresce con l'aumento dei beni e dei consumi).

La criminalita' comune viene sentita come un forte problema (e lo e' sicuramente) ma senza tenere conto che i crimini comuni negli ultimi 10 anni sono sensibilmente diminuiti.

La cosa che mi delude e' il fatto che oltre al lavoro e la disoccupazione, oltre alla sicurezza fisica ed immigrazione, oltre al livello dei servizi sociali e sanitari, non vi sia una forte richiesta di connettivita' tecnologica, una richiesta di informazione, la necessita' di sviluppare politiche energetiche basate sulle fonti rinnovabili, la necessita' di ridurre i rifiuti gia' dalla produzione dei beni e la raccolta differenziata a porta a porta "spinta" e la riduzione degli inceneritori, una maggior tutela della qualita' dei cibi commercializzati a discapito della quantita' industriale prodotta.

Quanto sopra senza dimenticare il problema trasporti: in Italia le merci girano quasi tutte su strada mentre occorrerebbe ottimizzare i trasporti su gomma e decentrare almeno il 70% degli spostamenti di merce su rotaia.

Siamo un paese vecchio con gente vecchia: non di eta' ma di mentalita'. La maggior parte dei ventenni, trentenni e quarantenni, mentalmente non hanno idee, non si informano e di conseguenza non conoscono, non sanno, non ritengono necessario un forte cambiamento ed ammodernamento dello paese.

Non ci muoveremo assolutamente verso il futuro, sara' il passato che tra pochi mesi verra' a prenderci per portarci indietro di 30-40 anni.

Buon viaggio nel tempo.

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