giovedì 4 settembre 2008

Una storia… italiana


Finalmente abbiamo trovato la cordata per Alitalia, o meglio, abbiamo trovato il modo di svenderla al minor offerente.
L’azienda gia’ valeva poco (viste le gestioni degli ultimi 10-12 anni in cui i partiti di sinistra, centro, destra, alto, basso, sopra e sotto hanno gestito al peggio l’azienda per i propri tornaconti) poi ci abbiamo messo in mezzo (o meglio qualcuno l’ha fatto) la campagna elettorale e cosi’ abbiamo scacciato l’unica azienda che avrebbe messo qualche euro per portarsi i casa i debiti di Alitalia.
Infine lo stesso che si era giocato l’unico acquirente possibile con la mossa “geniale” in campagna elettorale, ha gestito la situazione drammatica dell’azienda Alitalia facendo di tutto per trovare qualche imprenditore che ci mettesse la faccia ed i soldi (ma tutto ha un prezzo) per poter dire all’opinione pubblica (tramite i propri mezzi di informazione) di aver risolto nel modo migliore possibile il “caso” Alitalia (cosi’ come aveva gia’ fatto col gioco di prestigio di occultamento dei rifiuti di Napoli) .
Nel frattempo "abbiamo" fatto una legge ad hoc per gestire in modo anomalo Alitalia rispetto alle altre aziende italiane in difficolta’, cosi’ il “buono” dell’azienda viene accorpato con Air One e viene gestito da vari imprenditori italiani piu’ una partecipazione di Air France (il possibile futuro proprietario in alternativa a Lufthansa) mentre il “cattivo” dell’azienda verra’ accollato dallo Stato (quindi gli obbligazionisti, tutte le problematiche di personale in eccesso e perdite varie ce le accolleremo noi contribuenti).
Un’altra storia… italiana.

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